Iwobi, primo senatore nero: "Dobbiamo difendere i confini"
7 Marzo 2018 - 12:36Eletto con la Lega, assicura: "Immigrare è nel nostro Dna, la clandestinità no"
"È una cosa inaspettata. Se anche soltanto sei mesi fa mi avessero detto che sarei diventato senatore, non ci avrei creduto. Questa mattina mi sono svegliato e ho chiesto a mia moglie se mi vedesse con una faccia diversa. No, mi ha risposto. Allora sono sempre Toni".
Parla così, all'indomani dall'elezioni a senatore della Repubblica, Toni Iwobi, prima persona di colore a ottenere un seggio a Palazzo Madama, e che l'ha vinto correndo con la Lega, partito per cui milita dal 1993.
A fargli scoprire il partito del nord, racconta in un'intervista al Giorno, fu "il federalismo fiscale. È stato quello il motivo forte della mia adesione. E poi la coerenza con cui la Lega ha portato avanti il suo progetto politico in questi anni. Rimarrò fedele alla Lega fino alla fine".
E a chi parla di un Carroccio razzista risponde dicendo che "è razzista chi pensa di essere superiore all' altro e per questo vuole prevalere sull' altro. Invece non è razzismo difendere cultura, tradizioni, confini. È buonsenso". E da responsabile Immigrazione del partito dice che "L'immigrazione è nel Dna dell' uomo, mentre la clandestinità non ha niente a che fare con l' immigrazione".
"Se uno arriva nel Paese ospitante e rispetta la gente, la cultura, le tradizioni, allora il rispetto gli viene ricambiato e diventa reciproco", dice della sua esperienza italiana.
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