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Jerry Calà nel mirino No Vax. Una risata li seppellirà

Dopo il malore, campagna d'odio social dei soliti noti. L'attore: "Ignobili, non li leggo proprio"

Jerry Calà nel mirino No Vax. Una risata li seppellirà

«Mi hanno avvertito di commenti ignobili su quello che mi è successo e infatti non li leggo proprio». Nessuna battuta, niente sketch. Solo un breve e amaro tweet. L'ha scritto Jerry Calà, colpito da infarto la notte tra venerdì e sabato, e vittima di un'ondata di odio sui social da parte dei soliti imbecilli. Ormai è così da un paio d'anni. Centinaia di sciacalli che popolano il Web sono pronti, appollaiati. In attesa che qualcuno abbia un malore o peggio ancora ci lasci la pelle per dare immediatamente la colpa al vaccino anti covid. Senza pietà, senza ritegno. Ovviamente senza prove. E senza logica. Ma vuoi mettere la soddisfazione di riversare su qualcuno la propria frustrazione e la propria ignoranza?

L'attore sta bene e sarà dimesso nei prossimi giorni. Ha subito un lieve infarto ed è stato sottoposto a intervento per inserire uno stent coronarico in una clinica di Napoli dove si trovava per girare un film. Nemmeno il tempo di sapere cosa fosse successo e quali fossero le sue condizioni che sui social è stato ripostato il video che Calà aveva condiviso quando si vaccinò contro il Covid, in cui l'attore gioiva, mostrava fiero il suo green pass e invitava tutti a fare lo stesso. Eccoli, una schiera di No Vax con la bava alla bocca che esultavano per il malore dell'artista con commenti ignobili. «Te lo sei meritato», oppure «Fatti un'altra puntura» o peggio «Ti sei guadagnato il tuo infarto», insieme a una sequela di assurdità che grondano ignoranza e meschinità. Una minoranza. Rumorosa e squallida, sobillata da chi, evidentemente, ha interessi particolari per portare avanti una campagna di disinformazione.

Il caso di Calà è solo l'ultimo di una lunga lista. Il fantomatico aumento delle «morti improvvise» pubblicizzato dai No Vax sui social non c'è stato, i dati parlano chiaro. Storicamente, malori e decessi, sono sempre capitati, in tutte le fasce di età. Eppure, qualsiasi problema fisico capiti a chiunque, meglio se vip, fa scattare la campagna d'odio. Accuse, mezze parole, insinuazioni, dubbi che si scontrano con una realtà completamente diversa. E che non fa altro che mettere in mostra la stupidità manifesta di bande di repressi. Bene ha fatto il buon Jerry a non leggere nulla. Che libidine sarà ridergli in faccia.

Perché una risata, non il vaccino, li seppellirà.

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