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Dal Consiglio Ue arriva il via al piano Juncker

Via libera alla rateizzazione per le quote aggiuntive che alcuni Paesi devono alle casse comunitarie in seguito alla revisione dei conti. Juncker: "Piena fiducia nelle riforme di Renzi"

Dal Consiglio Ue arriva il via al piano Juncker

"Quando un governo mi scrive che farà delle riforme strutturali io gli credo", spiega Jean Claude Juncker, intervistato da SkyTg24. E viste le difficoltà a Francia e Italia è stato dato "più tempo".

Il presidente della Commissione europea sostiene il progetto avviato dal premier Renzi e ricorda anche di essere stato molto criticato per questo, con molti che chiedevano che il patto di Stabilità fosse applicato alla lettera. Ma, spiega, "non ho voluto dettare al governo e al parlamento italiano quello che avrebbero dovuto fare".

A che punto sia l'Italia con le riforme si vedrà nel mese di marzo, ma nel frattempo Juncker sottolinea che "il governo Renzi non è stato certo inattivo" e ammette di avere "molta simpatia" tanto per il presidente del Consiglio quanto per il Paese, "anzitutto per il genio del popolo italiano". Convinto che "l'Italia ancora una volta darà l'esempio agli altri".

Il presidente della Commissione ha parlato anche delle risorse italiane nel fondo comune, che "nel valutare le sue finanze pubbliche" non saranno considerate. A gennaio si riparlerà della "flessibilità all'interno del Patto". E intanto valuta positivamente l'azione del governo, che ha "contribuito a cambiae le cose in Ue". Ma aggiunge: "Non si può cambiare tutto in soli sei mesi".

Intanto dal Consiglio europeo arriva il via libera per gli Stati membri dell'Ue del pagamento rateizzato del contributo al bilancio comunitario derivante dalle nuove modalità di calcolo dei conti pubblici.

Bulgaria, Cipro, Francia, Italia, Malta, Regno Unito e Slovacchia ricevono così l'autorizzazione a versare in più tranche il contributo extra, scattato con l'inclusione nel pil del fatturato del malaffare e di alcune variazioni statistiche.

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