Politica

Kosovaro ucciso e trascinato nel Naviglio

Il 20enne è stato colpito a morte con il collo di una bottiglia dopo una lite in un bar

Tiziana Paolocci

Una scia di sangue lunga trenta metri sul marciapiede e il corpo senza vita di un giovane. È iniziato così il giallo, che per qualche ora ha tenuto con il fiato sospeso le anime di Calcio, comune bergamasco.

Il corpo di un giovane è stato ritrovato all'alba da un passante sotto a un ponte, nel naviglio cittadino. La vittima è Erion Morina, 20 anni, di origine kosovara con precedenti per droga e furto. Gli investigatori si sono resi conto subito che si trattava di omicidio e non di incidente.

A dare l'allarme è stato un passante, che ha notato quel cadavere che galleggiava dentro l'acqua e ha avvertito le forze dell'ordine. Quando i carabinieri sono giunti sul posto, con gli uomini del soccorso cittadino, per il poveretto non c'era nulla da fare. Le forze dell'ordine hanno transennato la zona, mentre intorno si erano già radunati diversi curiosi, molti dei quali hanno riconosciuto immediatamente il ragazzo, che da pochi mesi si era trasferito in Italia e abitava stabilmente a Calcio. A recuperare la salma, ci hanno pensato i vigili del fuoco con il nucleo sommozzatori, anche se l'intervento è stato meno difficoltoso del previsto, perché l'acqua nel naviglio in questa stagione non è molto alta.

La vittima aveva evidenti ferite sul corpo e sulla testa. I militari hanno notato le tracce di sangue, che dal marciapiede antistante al luogo del ritrovamento portavano fino al civico 129 di viale Papa Giovanni. E c'è voluto poco per ricostruire che verso le 2 il ragazzo ha iniziato a litigare con un altro uomo, probabilmente un connazionale, all'interno di un bar, il Peter Pan, che si trova proprio a viale Giovanni Papa. Il diverbio è proseguito all'esterno e poi ha avuto il tragico epilogo.

Morina è stato colpito alla testa e alla schiena con un coccio di bottiglia o con un'arma appuntita, forse un punteruolo, e trascinato fino al bordo del corso d'acqua, dove è stato gettato dentro. Sarà l'autopsia a stabilire se era morto o se è annegato.

Poco più tardi è stato portato in caserma un cugino del ventenne, che è stato ascoltato a lungo e non è escluso che nelle prossime ore la sua posizione possa aggravarsi.

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