Politica

L'accordo Renzi-Berlusconi sulla legge elettorale

Comune volontà di alzare al 40% la soglia dell’Italicum, introduzione delle preferenze dopo il capolista bloccato nei 100 collegi

L'accordo Renzi-Berlusconi sulla legge elettorale

"L’Italia ha bisogno di un sistema istituzionale che garantisca governabilità, un vincitore certo la sera delle elezioni, il superamento del bicameralismo perfetto, e il rispetto tra forze politiche che si confrontino in modo civile, senza odio di parte". Inizia così il comunicato congiunto Pd-Forza Italia diffuso poco dopo la fine dell'incontro tra Renzi e Berlusconi sul tema della riforma elettorale.

"Queste sono le ragioni - si ricorda - per cui Partito Democratico e Forza Italia hanno condiviso un percorso difficile, ma significativo, a partire dal 18 gennaio scorso con l’incontro del Nazareno".

"L’impianto di questo accordo - si legge - è oggi più solido che mai, rafforzato dalla comune volontà di alzare al 40% la soglia dell’Italicum, e dall’introduzione delle preferenze dopo il capolista bloccato nei 100 collegi".

"Le differenze registrate sulla soglia minima di ingresso e sulla attribuzione del premio di maggioranza alla lista, anziché alla coalizione, non impediscono di considerare positivo il lavoro fin qui svolto e di concludere i lavori in Aula al Senato dell’Italicum entro il mese di dicembre e della riforma costituzionale entro gennaio 2015", è l’indicazione di percorso.

"Questa legislatura che dovrà proseguire fino alla scadenza naturale del 2018 costituisce una grande opportunità per modernizzare l’Italia. Anche su fronti opposti, maggioranza e opposizioni potranno lavorare insieme nell’interesse del Paese e - si rimarca ancora

538em;">come a dare una cornice all’accordo sullo specifico tema della riforma - nel rispetto condiviso di tutte le Istituzioni".

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