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Le lacrime di Berlusconi "Gli italiani capiscano tutto quel che ho subìto"

Festeggia la "fine di un incubo", ringrazia i giudici ma si chiede: "Chi mi risarcirà di questi anni di fango e sofferenze?". A Palazzo Grazioli l'abbraccio del popolo azzurro e di tutti i parlamentari

Le lacrime di Berlusconi "Gli italiani capiscano tutto quel che ho subìto"

Le lacrime di liberazione nella notte per la notizia più attesa, quella che segna «la fine di un incubo». La commozione per una tardiva riabilitazione, per «la verità finalmente ristabilita», mista alla rabbia per il calvario subito. Il desiderio di tornare prepotentemente sul palcoscenico della politica, di organizzare una nuova discesa in campo, senza più i lacci e lacciuoli imposti dall'esterno. E poi l'arrivo a Roma, i festeggiamenti dei ragazzi sotto Palazzo Grazioli, l'abbraccio con i parlamentari dentro la sua residenza romana.

Sono 24 ore intensissime quelle vissute da Silvio Berlusconi dopo la sentenza di assoluzione pronunciata dalla Cassazione sul caso Ruby. Un misto di sentimenti in chiaroscuro, un giorno in cui tornano alla memoria quattro anni di attacchi e umiliazioni e in cui è inevitabile riflettere sui danni personali e politici subiti dal leader del centrodestra italiano. La notizia viene comunicata a Berlusconi da Nicolò Ghedini mentre è ancora ad Arcore. Al suo fianco c'è Francesca Pascale, ma anche i figli Marina e Pier Silvio. Il telefono inizia a squillare senza sosta, tra questi anche Raffaele Fitto. A tutti racconta l'assurdità del processo, a tutti fa la stessa domanda - «chi mi risarcirà di questi anni di fango e sofferenza?» - a tutti dice di tenersi pronti per il grande ritorno. «Ora cambia tutto» è il suo mantra, insieme alla convinzione che presto la Corte europea dei diritti dell'uomo sancirà la sua definitiva riabilitazione.

Passata qualche ora arriva il commento ufficiale, parole segnate da una forte proiezione verso il futuro. «Ora, archiviata anche questa triste pagina, sono di nuovo in campo per costruire un'Italia migliore, più giusta e più libera». Ora che «finalmente è stata ristabilita la verità», è ora di concentrarsi sulle sfide della politica. «Ringrazio gli avvocati che mi hanno assistito, le persone care, i miei amici e collaboratori che mi sono stati vicini e sostenuto in questi anni. Ringrazio i leader politici di tutto il mondo, e i milioni di italiani di tutte le fedi politiche, che mi hanno testimoniato stima e rispetto e che non hanno creduto al fango gettato addosso alla mia persona ma anche alle istituzioni della Repubblica». E, soprattutto, il leader di Fi ci tiene a ringraziare quei magistrati che «hanno fatto il loro dovere senza farsi condizionare dalle pressioni mediatiche e dagli interessi di parte». «Quello che in altri Paesi sarebbe scontato - sottolinea Berlusconi - in Italia è una prova di coraggio e di indipendenza che merita rispetto e ammirazione». «Finalmente la verità - conclude - oggi è una bella giornata per la politica, per la giustizia, per lo stato di diritto. Non avendo mai avuto nulla da rimproverarmi ero certo che le mie ragioni sarebbero state riconosciute». Resta «il rammarico per una vicenda che ha fatto innumerevoli danni non solo a me, alla mia famiglia e alle altre persone innocenti coinvolte, ma a tutti gli italiani, alla vita pubblica del nostro paese e alla nostra immagine nel mondo».

Nel pomeriggio poi l'arrivo a Roma e sotto Palazzo Grazioli l'accoglienza dei giovani di Forza Italia e Azzurra Libertà. Berlusconi entra dal retro, ma poi esce e li va a salutare. «Il futuro è nelle vostre mani, noi vecchietti possiamo dare suggerimenti, io ho la saggezza che deriva da una vita intensa». Il Cavaliere viene sostituito da Francesca Pascale, scesa anche lei a salutare le giovani azzurre. Scatta poi l'abbraccio con i parlamentari che lo accolgono nel cortile interno di Palazzo Grazioli. «Questo momento mi resterà sempre nel cuore...». Berlusconi dice di essere sorpreso di questo «comitato di accoglienza», abbraccia e stringe mani. Alcuni azzurri - sono presenti esponenti di tutte le anime azzurre, dai verdiniani ai fittiani - si fanno dei selfie , altri riprendono la scena con il telefonino e i tablet. Una delle più contente è Francesca Pascale che abbraccia Mariarosaria Rossi - così come fa Denis Verdini - il capogruppo Renato Brunetta e altri parlamentari. Berlusconi fa un breve discorso nel cosiddetto parlamentino azzurro e scherza sulla sua sentenza: «Arriva la mia assoluzione e voi giustamente ne approfittate per fare vacanza in Parlamento... Adesso speriamo che gli italiani si accorgano di quello che ci hanno fatto e capiscano ciò che ho subìto e si possa recuperare qualcosa». «Mi sono tolto il gesso dieci giorni fa, la sentenza ha sanato tutte le fratture, anche nel partito. Uniti vinceremo. Voglio rinnovare Forza Italia, ma io non caccio nessuno, dobbiamo pensare alla campagna per le Regionali. Dobbiamo essere uniti perché i moderati sono tuttora maggioranza nel Paese». Poi, dopo aver serrato i ranghi del partito, non resiste e si concede un'altra battuta: «Ora però basta commozione...

bunga bunga per tutti».

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