Elezioni Europee 2019

L'affluenza scende ancora: calo di tre punti. E il Sud del reddito grillino volta le spalle

Nel Meridione cresce il «non voto». In Europa dato mai così alto da 20 anni

L'affluenza scende ancora: calo di tre punti. E il Sud del reddito grillino volta le spalle

Roma - Affluenza boom in Europa, in leggera flessione in Italia. Dove in tanti sono corsi alle urne per votare nella prima parte della giornata, per poi «tradire» in chiusura di seggi. Risultato, affluenza più bassa di oltre 2,5 punti percentuali rispetto alle europee del 2014 (55,99% contro il 58,80, quando manca una manciata di sezioni al dato definitivo). Proprio l'affluenza racconta un fenomeno già annunciato dai sondaggi e confermato da proiezioni e primi risultati: la fine dell'amore tra Sud e M5s. Nelle regioni meridionali molti elettori hanno disertato le urne, forse delusi dalle promesse mancate dalla componente pentastellata dell'esecutivo.

E ai seggi, ieri, sono andati anche big politici e leader, sfilando davanti a fotografi e telecamere prima di depositare la scheda secondo il proprio stile. Profilo istituzionale per il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che poco dopo le nove si è presentato al suo seggio, a Palermo, nel quartiere Libertà. Anche il presidente del senato, Elisabetta Alberti Casellati, è tornata nella sua Padova e ha votato all'istituto Vivaldi, come pure il suo omologo alla Camera, Roberto Fico, che si è presentato ieri mattina al suo seggio di Posillipo, a Napoli. Aplomb insolito per il fondatore pentastellato Beppe Grillo, che è andato a votare con moglie e figlio (per Grillo jr prima volta alle urne) al seggio genovese di Sant'Ilario senza dire una sola parola. Selfie con gli scrutatori per il premier Giuseppe Conte, sorridente e in pullover, nel seggio romano di Via Giulia. Loquace come al solito, invece, il leader del Carroccio Matteo Salvini, arrivato nel suo seggio milanese con una vistosa maglietta della nazionale italiana di canottaggio e carico di ottimismo, spiegando un po' incautamente di aver avuto sondaggi «buoni» che, ha spiegato, «però tengo per me» perché «finché non vedo non credo». Siparietto anche con un'anziana elettrice che ha chiesto al ministro dell'Interno di imbucarle la scheda: «Ho già i miei problemi», ha tagliato corto Salvini, invitandola a chiedere assistenza al presidente di seggio. Umore diverso per il leader M5s Luigi Di Maio che ha stiracchiato un sorriso poco convinto a favore dei fotografi dopo aver votato a Pomigliano d'Arco. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti, che ha votato nel quartiere Prati, a Roma, ha dribblato i cronisti virando sullo sport e mandando «un abbraccione a Daniele De Rossi», ma in mattinata, su Twitter, aveva invitato a votare Pd ignorando il silenzio elettorale. Straordinari domenicali per un Silvio Berlusconi arrivato di buon umore nel seggio milanese di via Scrosati. Prima il voto, in un seggio scelto «perché qui sono venuto per tanti anni con la mia mammina, sono un sentimentale», ha spiegato. Poi un'improvvisata riunione con consiglieri, rappresentanti di lista e candidati azzurri nel cortile della scuola sede del seggio.

Infine la leader di Fdi, che ha votato a Roma, ha scelto una via ortofrutticola per aggirare il silenzio elettorale, postando su twitter un video nel quale dopo aver chiesto per chi votare ha mostrato una cassa di meloni.

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