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L'affondo del neo ministro Fontana: "Le famiglie gay non esistono"

Il leghista Fontana contro le famiglie omosessuali: "Sono cattolico e un bambino deve avere una mamma e un papà". Poi avverte le donne: "Ora meno aborti"

L'affondo del neo ministro Fontana: "Le famiglie gay non esistono"

"Voglio intervenire per potenziare i consultori così di cercare di dissuadere le donne ad abortire. Sono cattolico, non lo nascondo. Ed è per questo che credo e dico anche che la famiglia sia quella naturale, dove un bambino deve avere una mamma e un papà". In una lunga intervista al Corriere della Sera Lorenzo Fontana, il neo-ministro leghista della Famiglia e della Disabilità, ha anticipato alcuni impegni del governo Conte. In particolare ha spiegato di voler "lavorare per invertire la curva della crescita che nel nostro Paese sta diventando davvero un problema".

"Embè sono il ministro della Famiglia...". Ha risposto così Fontana, mentre ieri pomeriggio varcava il portone del Quirinale, ai cronisti che gli chiedevano cosa ci facesse con la figlia in braccio e la moglie al fianco. La sua presenza nella squadra di Giuseppe Conte ha subito messo sul piede di guerra la sinistra e le associzioni arcobaleno. Laureato in scienze politiche all'Università degli Studi di Padova, il 38enne veronese Lorenzo Fontana è il ministro per la Famiglia e i Disabili. Entrato in Lega con l'ex sindaco Flavio Tosi, ha iniziato la sua carriera politica nei Giovani padani. Dopo essere stato consigliere comunale a Verona, Fontana è stato eletto per la prima volta nel Parlamento europeo nel 2009. Sui banchi di Strasburgo è nato il suo rapporto con Matteo Salvini (anche lui europarlamentare).

In una intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera, Fontana ha rivendicato di essere "contro un modello culturale relativista. Un modello della globalizzazione fatto dai poteri finanziari che disegna un mondo dove non esistono le comunità, e quindi la famiglia che è la prima e più importante comunità della nostra società". Per il neo ministro leghista "l'idea è di abbassare l'Iva per tutti i prodotti che riguardano l'infanzia. Ma metterò in atto anche delle politiche per cercare di ridurre il numero degli aborti". Da qui l'idea di "intervenire per potenziare i consultori così di cercare di dissuadere le donne dall'abortire". Esperto di questioni di demografia, nel 2018 ha scritto La culla vuota della civiltà. All'origine della crisi, insieme a Ettore Gotti Tedeschi, con la prefazione di Salvini, di cui è diventato vice segretario federale insieme a Giancarlo Giorgetti. "Sono cattolico, non lo nascondo - ha messo in chiaro - ed è per questo che credo e dico anche che la famiglia sia quella naturale, dove un bambino deve avere una mamma e un papà". E sulle famiglie arcobaleno Fontana è lapidario: "Una legge in proposito non esiste e, quindi, in Italia non esistono".

La presenza di Fontana nell'esecutivo e l'intervista rilasciata al Corriere hanno messo sul piede di guerra la sinistra. "La sua nomina è una delle più preoccupanti", ha commentato il dem Ivan Scalfarotto accusando il nuovo governo di "arretramento culturale". A far alzare le barricate non sono solo le sue posizioni sulle coppie omosessuali ma anche sul ruolo della donna nella società. "Non permetteremo un nuovo Medioevo sulla pelle delle donne", ha promesso su Twitter Alessia Morani. "Un ministro della Repubblica che dice cose aberranti sui diritti delle donne e sulle famiglie arcobaleno - ha alzato il tiro Mattia Mor - è la cifra di un governo rivolto al passato più buio".

In realtà, ai microfoni Fanpage, Salvini ha chiarito che, per quanto Fontana sia "libero di avere le sue idee", queste non rientrano "nel contratto di governo".

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