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L'analisi di Berlusconi: "Il centrodestra vince ma solo tutto unito"

Il leader soddisfatto per i risultati: "Chiara la crisi dei grillini, attenti ad alleanze Pd-M5s"

L'analisi di Berlusconi: "Il centrodestra vince ma solo tutto unito"

La lezione che si ricava dal voto di domenica porta nel centrodestra a due conclusioni differenti che però si riducono al solito espediente di come vedere un bicchiere riempito d'acqua a metà. C'è chi lo vede mezzo vuoto e mezzo pieno. C'è insomma c'è l'ottimista e c'è il pessimista. In questo gioco di posizione Berlusconi si ritaglia il ruolo di ottimista, vedendo il bicchiere mezzo pieno. «Intanto non esistono più feudi o roccaforti inespugnabili - spiega -. E poi c'è da notare che il centrodestra si conferma la maggioranza naturale degli italiani, che votano con convinzione la coalizione unita». Berlusconi nota che il voto dei ballottaggi ha fatto tornare il bipolarismo con il confronto netto tra centrodestra e centrosinistra. «Ecco perché l'unità della nostra coalizione, ormai, è una condizione necessaria per vincere». Berlusconi poi insiste su un tasto: l'incapacità dei Cinquestelle a governare, il Paese, come gli enti locali e le città. «Chi ha provato l'incapacità di governo dei Cinquestelle non ripete l'errore una seconda volta». Anche l'eccezione di Campobasso conferma la regola, secondo il leader di Forza Italia, visto che questa vittoria arriva col dichiarato appoggio del Pd. «Se trasferita a livello nazionale, un'alleanza PD-5Stelle - aggiunge - sarebbe ancora peggiore del governo giallo-verde». L'ottimismo di Berlusconi viene però frenato da un Salvini che si esalta, sì, per il risultato ma che avverte: a livello nazionale non cambia niente. E ha un bel da fare la Meloni a ripetere i concetti espressi già dal Cavaliere, ma il leader della Lega non sembra ascoltare. La leader di Fratelli d'Italia si esprime senza dubbi sul futuro radioso che si aspetta da un'alleanza ritrovata proprio con Salvini. «Il risultato dei ballottaggi ha dimostrato - dice - che il centrodestra vince quando è rinnovato, moderno e a trazione Lega e Fratelli d'Italia». «Siamo in una fase storica irripetibile - le fa eco Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati -. Il risultato dei ballottaggi dimostra che è necessario accantonare le diatribe interne alla coalizione e mettersi subito al servizio della comunità per far rinascere le nostre città, riparare le offese subite con anni di malgoverno Pd e Cinquestelle. Sono proprio loro che subiscono la sconfitta del mancato rinnovo del secondo mandato, nonostante si sappia che l'elettorato diffuso simpatizzante per il centrodestra è restio a tornare al voto nei ballottaggi. È acclarato comunque che, una volta al governo, i pentastellati non siano in grado di rispondere alle aspettative dei cittadini». Michaela Biancofiore, parlamentare di Forza Italia, estremizza l'effetto del risultato di domenica. «Bisogna arrendersi all'evidenza - dice - che il centrodestra è condannato a restare unito secondo l'adagio Simul stabunt vel simul cadent». Secondo la parlamentare trentina la divisione della coalizione è inammissibile e cozza col buonsenso. «Continuo a non capire perché - si chiede - nessuno domandi a Salvini come mai insieme siamo l'eccellenza a livello territoriale e non dovremmo esserlo per il governo nazionale.

Subito federazione come suggerito da Berlusconi o rischiamo di vederla tra Cinquestelle e Pd, Campobasso docet».

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