Cronache

Lapidi ed epitaffi La campagna per denunciare le cure-bufale

Lapidi ed epitaffi La campagna per denunciare le cure-bufale

Peggio delle bufale ci sono solo i presunti professionisti «tanto al chilo» che promettono di smascherare le fake news, ma poi finiscono col ritrovarsi il sito oscurato dal giudice per aver diffuso «false notizie». Come in una tragicomica legge del contrappasso.

Morale: diffidate di tutti, in primis di chi invita a diffidare di tutti. Ragion per cui anche l'attuale campagna pubblicitaria dei medici contro le fake news va presa con le molle, anzi con le pinze (da chirurgo); del resto tra i camici bianchi non mancano le pecore nere, quindi meglio regolarsi di conseguenza.

Intanto lo stile funebre-noir scelto dalla Fnomceo (la Federazione degli ordini dei medici) divide il popolo dei sopravvissuti: «Non mi hanno vaccinato per paura dell'autismo», «Avevo acquistato sul web un farmaco miracoloso», «Ho curato il cancro con il bicarbonato di sodio»; sono questi infatti gli epitaffi che, sovrastati da una croce, campeggiano sulle lapidi nello slogan «Una bufala ci seppellirà?».

La sinistra domanda campeggia sui manifesti nelle maggiori città: «Diffidate delle bufale sul web. Chiedete sempre al medico». Sperando che pure lui non sia un ciarlatano (questo sul manifesto non c'è scritto, ma è bene tenerlo comunque a mente).

Lo slogan contro le fake sanitarie comparirà anche sugli annunci stampa che la Fnomceo ha messo a disposizione degli Ordini provinciali. L'obiettivo è «combattere la diffusione delle bufale in rete e restituire al medico un ruolo centrale nel rapporto con il paziente».

La campagna sarà presentata il 10 maggio a Roma e, spiegano gli ideatori, «si concentra su un fenomeno in crescita che mette a repentaglio i cittadini».

«Le false cure reclamizzate in maniera allettante sul web rappresenta ormai un'emergenza commentano alla Fnomceo -. Un dato preoccupante: sono 15 milioni gli italiani che, in caso di piccoli disturbi (ma a volte anche di gravi patologi), cercano informazioni sul web».

Con tanti saluti per la nostra salute.

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