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La Boldrini sfida Renzi: "Ecco il mio programma"

La presidente della Camera ribadisce: "In Aula la cittadinanza per gli immigrati". E sembra pronta a scendere in campo

La Boldrini sfida Renzi: "Ecco il mio programma"

"La legge che concede la cittadinanza italiana ai figli di immigrati nati in Italia o che frequentano le scuole Italia credo debba essere portata all’attenzione dell’Aula". La presidente della Camera Laura Boldrini, a Montecitorio, alla presentazione del Rapporto sulla sicurezza sociale detta la linea al Parlamento e al governo. "Dal rapporto risulta che il 72% degli italiani è favorevole ad una legge che conceda la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia o che frequentano le scuole nel nostro Paese, cosa che mostra un "cambiamento delle abitudini degli italiani verso gli stranieri". "A fronte di questa consapevolezza da parte degli italiani - ha proseguito Laura Boldrini - penso ci debba essere una iniziativa legislativa e penso che debba essere portata
all’attenzione dell’Aula, perchè gli italiani ci chiedono di farlo".

Le parole della Boldrini hanno suscitato non poche polemiche. E a rispondere alla presidente è la Lega Nord: "Invece di calendarizzare lo ius soli, Boldrini calendarizzi la proposta di legge per abolire la riforma pensioni Fornero. È incredibile che in un momento di profonda crisi, e di disoccupazione record, per qualcuno sia prioritario regalare cittadinanze". A dirlo è il capogruppo leghista Massimiliano Fedriga dopo che la presidente della Camera ha annunciato di voler "portare all’attenzione dell’aula la legge che concede la cittadinanza italiana ai figli di immigrati nati in Italia o che frequentano le scuole Italia. Per la Lega - replica Fedriga - è prioritario dare risposte ai disoccupati, agli imprenditori costretti a chiudere l’azienda e a chi non arriva a fine mese".

Ma quello sulla cittadinanza non è l'unico chiodo fisso della Boldrini. I rumors parlano di un vero e proprio programma preparato dalla presidnete che in tanti danno prossima alla discesa in campo come leader della sinistra contro Landini. "Voglio cambiare le cose. La politica dia un segno di sobrietà, basta ai vitalizi. Serve una legge sulla cittadinanza". Parole queste da aspirante leader che cominciano ad agitare le acque a sinistra. Anche il battibecco di questi giorni con Renzi la pone ormai non più come una figura super partes ma come una esponente di quella sinistra che vive sull'onda antirenziana. E così a Dimartedì, ospite in serata, non fa marcia indietro sul suo attacco al premier: "Uomo solo al comando? Il mio era un ragionamento teorico. Non credo che Renzi se la sia presa, la mia è una visione della società. Non ho detto niente di offensivo. Mi hanno chiesto un parere sul Jobs act. Da presidente della Camera cosa dovevo dire se non che era meglio tenere in considerazione il parere delle Commissioni? È un mio dovere ma non entro nel merito". Infine fa un appello alla sinistra: "Io vorrei che la sinistra fosse insieme in un progetto, con una visione progressista per il Paese». Così la presidente della Camera, Laura Boldrini nel corso della trasmissione diMartedì che andrà in onda stasera. Mi sono presentata alle elezioni politiche con una coalizione Pd-Sel che si è purtroppo rotta subito. Mi dispiace perchè non è naturale che la sinistra sia divisa".

Rai, serve un decreto?

In trasmissione la presidente ha detto anche il suo "no" al decreto legge sulla Rai, chiarendo che "non c'è qualcosa di imminente, non c'è una scadenza" e che le opposizioni hanno "bisogno di tempi certi".

Commenti che non sono passati inosservati, tanto che il deputato Pd Michele Anzaldi, che è segretario della Commissione, ha risposto che "certamente non spetta alla presidenza stabilire se ci siano o meno i presupposti". A parlare anche il vice-segretario del Pd, Lorenzo Guerini, che sostiene spetti "al presidente della Repubblica e a nussun altro" fare valutazioni sulla necessità e l'urgenza dei decreti legge.

Di tutt'altro avvisa Stefania Prestigiacomo (Forza Italia), che riconosce alla Boldrini di avere "solo ricordato quali regole vigono per l'utilizzo" dello strumento

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