L'articolo della domenica

L'eccellenza italiana spiegata ai mediocri

Il made in Italy vince per stile e creatività. Qualità che Bruxelles non apprezza

Oggi la prosperità di un Paese, l'occupazione e il benessere diffuso, dipendono dalla sua capacità di produrre beni e servizi vendibili con profitto sul mercato mondiale. Lo fanno gli Usa, l'Inghilterra, la Cina, la Germania ed anche alcune regioni italiane. Invece i Paesi privi di un vero sistema produttivo, per creare occupazione e diffondere benessere devono indebitarsi e poi non riescono più a ripagare il debito.

Tutti gli eurocrati e i politici ci ripetono che per fare «crescita» occorrono riforme. D'accordo, però occorrono anche imprenditori, occorrono zone in cui si desidera, si stimola, si insegna e si impara l'imprenditorialità. L'impiego statale insegna a diventare burocrati, funzionari, insegnanti, magistrati, non imprenditori. È già molto se il burocrate arriva a capire l'imprenditore, perché lui guarda che siano applicati i regolamenti, ma non gliene importa nulla se poi l'azienda ha successo, o fallisce.

E un'altra cosa che ignorano anche i superburocrati di Bruxelles è come fanno gli italiani, nonostante un pessimo apparato statale, a vincere nella competizione mondiale. L'imprenditore italiano, non avendo mai potuto contare su una buona amministrazione, ha capito che per avere successo deve fare le cose meglio degli altri. È questo il principio che sta alla base del made in Italy in tutti i campi. In ogni settore in cui lavorano, gli italiani hanno sempre cercato l'eccellenza, il primato assoluto: nelle lane a Biella, nelle poltrone a Tolentino, nelle scarpe nelle Marche, nelle armi a Brescia, nei cantieri a Monfalcone, nei settori altamente specializzati della meccanica e dell'elettronica un po' dovunque in Italia.

Molti confondono il made in Italy con la moda o il cibo. No. Il made in Italy va ben oltre perché è una qualità, è uno standard. Esso viene universalmente riconosciuto nei settori di alto livello in cui ci affermiamo grazie all'eccellenza. Eccellenza che viene ottenuta anche in attività produttive di piccole dimensioni ma in cui si combinano sempre creatività, duttilità, cultura e tecnologia. È questo processo per eccellenze che il burocrate non capisce.

Perché per lui tutto dovrebbe essere uguale, standardizzato, mediocre.

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