Politica

L'editore Paolo Berlusconi: "Operazione ragionevole"

La polemica politica

L'editore Paolo Berlusconi: "Operazione ragionevole"

Milano - Sul Mein Kampf i toni della polemica restano alti anche se l'editore Paolo Berlusconi prova a smorzarla: «È un'operazione molto razionale e ragionevole - ha spiegato ieri uscendo dall'ospedale San Raffaele dove è andato a trovare il fratello Silvio -. Ho parlato con il direttore Sallusti e l'operazione è stata proprio fatta con la giusta presentazione di un documento storico da criticare». Secondo Paolo Berlusconi le critiche sono infondate in quanto «quel documento non è stato riprodotto senza critica». E ancora: «Leggete i giornali, non il nostro, e capirete come alcuni dicono molte bugie». Ma la sinistra rilancia e fa fuoco su Stefano Parisi, candidato del centrodestra a Milano: «Maria Elena Boschi è il ministro delle Riforme e dovrebbe stare più attenta a quel che dice e occuparsi meno delle campagne elettorali - ammonisce Parisi, commentando le parole sull'iniziativa del Giornale -. Ho condannato in modo chiaro e netto quel che è successo dicendo che si tratta di una iniziativa scellerata. D'altronde mia moglie è ebrea, i miei figli sono ebrei. Dall'inizio della campagna elettorale ho detto che il problema dell'antisemitismo è molto grave a Milano. Però penso, nello stesso tempo, che sia molto grave che persone come Emanuele Fiano e come Boschi affianchino la mia faccia a Hitler». Non ci sta Parisi che ieri è stato attaccato anche dal suo rivale Beppe Sala che con Debora Serracchiani ha partecipato a Milano alla maratona di lettura del diario di Anna Frank: «Il Giornale sono tre mesi che sta cercando scandali sulla mia persona- ha spiegato il candidato del centrosinistra alla trasmissione In mezz'ora - Non ho sentito Parisi intervenire qualche volta e dire smettetela. Adesso prende le distanze...». Ma il candidato del centrodestra avverte: «Questa è una strumentalizzazione in una campagna elettorale che abbiamo cercato di tenere a un livello civile». Emanuele Fiano, deputato democratico, precisa: «Sono sorpreso che Parisi, di cui conosco la cultura antifascista, attacchi me. Non ho mai chiamato alla corresponsabilità. Io ho fatto una analisi politica».

A dar manforte a Parisi arriva Maurizio Lupi: «La Boschi sa benissimo che Parisi nulla c'entra con l'iniziativa del Giornale e allora lancia l'allarme antifascismo e sbaglia strada perchè tra chi sostiene lei e Sala ci sono tutti quelli che hanno impedito alla Brigata ebraica di sfilare il 25 aprile».

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