Politica

Lega e M5S festeggiano l'addio del presidente

RomaSu una cosa, Matteo Salvini e Beppe Grillo sono d'accordo: da apprezzare, nel messaggio di fine d'anno di Giorgio Napolitano, c'è solo il fatto che sia l'ultimo. Insomma, «la conferma delle sue dimissioni a breve», come dice il leader della Lega. E il padre del Movimento 5 stelle rincara la dose: «Ho un sottile ottimismo. Forse avremo una grande soddisfazione perché per raggiunti limiti di età Napolitano, che ha condiviso (e anche leggermente sponsorizzato) questo sfacelo, si toglierà da questa posizione molto precaria che ha oggi come capo dello Stato».

Per il resto, solo attacchi e critiche avvelenate, che rompono il coro di peana attorno alle parole dal Quirinale. Quel peana al quale partecipa il leader Ncd Angelino Alfano, con un tweet : «Sarà difficile succedergli, da Napolitano cuore e generosità per l'Italia. Gli dobbiamo gratitudine, ha svolto suo mandato da grande presidente». Per Salvini, invece, quello di fine d'anno è stato un discorso «vuoto», «penoso e, per quanto mi riguarda, da bocciare su tutta la linea». Critica il fatto che il capo dello Stato non abbia pronunciato «neanche una parola sui marò», né «su una immigrazione clandestina folle», tantomeno «una autocritica sui disastri della legge Fornero». E proprio non gli è andato giù quel «quarto d'ora di chiacchiera a favore dell'Europa». Provocatoriamente, chiede: «Ma dove vive il presidente? Questa Unione sovietica europea sta massacrando l'Italia e il suo lavoro. L'Italia ha usato il semestre europeo per cambiare l'Europa? Dai Napolitano, sii serio! Il ritorno alle monete nazionali è un pericolo? Tu e i burocrati europei come te siete un pericolo!». Così, il leader del Carroccio conclude che c'è proprio bisogno di «energie nuove».

Il M5S confeziona una serie di risposte critiche al discorso del capo dello Stato. Grillo lancia il suo contro-messaggio su «La cosa», in contemporanea a quello di Napolitano. Poi c'è l'Anti-messaggio di Paolo Becchi, docente di filosofia del diritto e, a fasi alterne, punto di riferimento del movimento, che su twitter gioca con le rime: «Re Giorgio è un po' stanchino e Grillo ci legge Calvino». L'ex comunicatore Claudio Messora, poi, che vuole raccogliere spunti sul suo blog per un originale Messaggio della Rete.

Il leader del M5S auspica che l'anno nuovo faccia piazza pulita: «Forse il 2015 ci porterà dei risultati straordinari! Può darsi che l'ebetino si toglierà di mezzo, magari con le Olimpiadi allenandosi con i 100 metri ostacoli quando sarà rincorso dalla popolazione». Ma non basta, per Grillo devono scomparire anche Renzi, Berlusconi e tutti gli azzurri: «Magari Forza Italia - Forza Mafia, chiamatela come volete non ci sarà più, avrà percentuali da prefisso telefonico». Quanto al premier: «Cosa potremo rimpiangere - dice Grillo - del 2014 che se ne va? Renzi, le balle di Renzi? Cosa potremo rimpiangere? Un attentato alla democrazia e alla Costituzione di due partiti il Pd e il Pdl? Ricordate il Pdmenoelle? Guardate che il 2014 ce lo ricorderemo, forse sarà leggermente meglio del 2015!».

Nel videomessaggio dal «nuovo ufficio della Casaleggio Associati, una specie di catacomba dove aleggiano gli spiriti, gli spiriti quelli buoni» rilancia la campagna per l'uscita dall'euro, annunciando una legge di iniziativa popolare per un referendum consultivo.

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