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Salvini sbarca nel Sud Italia ma senza simbolo della Lega

Salvini accolto tra gli applausi a Salerno. Feeling col sindaco sceriffo De Luca. Ma viene contestato dai centri sociali

Salvini sbarca nel Sud Italia ma senza simbolo della Lega

La Lega Nord sbarca al Sud. In pieno feeling con il sindaco-sceriffo Vencenzo De Luca, che lo riceve a Palazzo di Città, Matteo Salvini raccoglie gli applausi delle oltre 350 persone stipate nel salone del Comune e i fischi di una quarantina di esagitati dei centri sociali. Fuori gli antagonisti gli urlano insulti di ogni genere e lo accolgono al grido "Fascista, fascista!", in sala invece fa il pieno dei consensi. Alcuni sostenitori lo aspettano per scattare fotografie insieme e lo salutano scandendo il suo nome. È un assaggio del nuovo orizzonte del Carroccio che si prepara a correre alle regionali, ma senza lo storico logo della Lega Nord.

"Sono contento, anche emozionato di aver trovato una sala come questa, sono abituato a trovarla a Bergamo, non qui". A Salerno per una intervista pubblica con Bruno Vespa e Giorgio Mulè nell’ambito della manifestazione Panorama d’Italia, Salvini non si lascia guastare la serata dai soliti no global. I fischi non mancano, le contestazioni neppure. "Se la contestazione è civile e non violenta fa parte del gioco - chiosa - in democrazia ognuno è libero di non essere d’accordo". Ma è in sala, dove il clima è decisamente più pacato, che dà quell'annuncio ormai atteso da diverse settimane. La Lega sarà presente con proprie liste in tutte le regioni del Sud Italia dove si voterà a primavera. Da novembre l'eurodeputato riprenderà a girare per il Sud per preparare liste alternative della Lega alla prossime regionali. Non ci sarà il nome della Lega Nord. Potrebbe esserci quello di "Lega dei popoli" oppure "Lista Salvini". "L'importante - si affretta a precisare - sarà la convergenza su cinque o sei punti che comprendono la tassazione flat al 15-20%, l’abolizione della legge Fornero, lo stop all'immigrazione selvaggia e la difesa del made in Italy".

Partendo da questi punti Salvini lavorerà a tessere le alleanze all'interno del centrodestra. Ma non certo col Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. "Il ministro del Mare nostrum non potrà fare parte della coalizione - mette in chiaro - se la linea è la coerenza, non puoi decidere di chiamarti Nuovo Centrodestra per poi governare col centrosinistra". A chi gli fa notare che in Veneto e in Lombardia l'alleanza con Ncd è già realtà, Salvini risponde secco: "Chi vivrà vedrà, del resto penso ci saranno molti cambiamenti.

Non penso che avremo a che fare con la stesse categorie politiche di oggi".

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