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La Lega schiera i suoi sindaci al fianco degli Alpini

Giù le mani dagli Alpini. E per difenderli, dopo la vergognosa aggressione che stanno subendo dopo l'adunata di Rimini, la Lega annuncia iniziative in appoggio alla storia e alla loro reputazione

La Lega schiera i suoi sindaci al fianco degli Alpini

Giù le mani dagli Alpini. E per difenderli, dopo la vergognosa aggressione che stanno subendo dopo l'adunata di Rimini, la Lega annuncia iniziative in appoggio alla storia e alla loro reputazione. «Con la premessa che chi commette un reato odioso come molestare una donna deve risponderne sempre davanti alla giustizia - annuncia il vice capogruppo del Carroccio alla Camera Fabrizio Cecchetti - e ricordando che le responsabilità penali sono individuali, la Lega presenterà in tutti i consigli comunali lombardi una mozione a sostegno del glorioso corpo degli Alpini, un pezzo di storia della nostra terra e di ognuno di noi». Auspicando che «chi ha sbagliato venga individuato e sanzionato, ma le colpe dei singoli non possono infangare la storia di un corpo di cui ogni italiano può solo essere orgoglioso: gli Alpini sono una risorsa anche in tempo di pace, con il loro lavoro incessante nelle emergenze ambientali, la pandemia e in tante altre occasioni». Di qui la promessa di impegnare le giunte dei Comuni lombardi a «esprimere vicinanza all'Associazione nazionale Alpini, riconoscendone la valenza sociale, culturale, popolare e identitaria». Chiedendo di individuare un luogo pubblico, ove non sia già presente, da intitolare alla memoria e al sacrificio dei caduti per la Patria e di «partecipare con un rappresentante all'annuale adunata dell'Associazione dando della manifestazione adeguata promozione sul territorio».

Un polemica che si allarga, come dimostra l'intervento della deputata di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli. «Stefano Lo Russo - attacca - dice che, secondo le verifiche, non vi sarebbero state molestie all'Eurovision: se si applicasse lo stesso metro della sinistra a Rimini, dovrebbe dimettersi quantomeno da sindaco di Torino».

Aggiungendo che «se per verifiche intende la mancanza di querele che infatti esorta o le giustificazioni semplicistiche degli organizzatori che egli stesso richiama, è evidente che la sinistra è affetta da strabismo: come possono esserci distinguo a Torino che non vengono ammessi a Rimini? A differenza della sinistra, noi sappiamo discernere il comportamento sbagliato dei singoli che non può infangare un'intera categoria: vale per i ballerini dell'Eurovision e per gli Alpini a Rimini».

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