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Legge elettorale, sì della Commissione Affari Costituzionali al testo base

Il "Rosatellum", la proposta di riforma della legge elettorale sostenuta dal Pd, è passata in Commissione Affari Costituzionali: il testo base approderà in aula il 5 giugno

Legge elettorale, sì della Commissione Affari Costituzionali al testo base

La commissione Affari costituzionali della Camera ha adottato a maggioranza il testo base di riforma della legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum, la proposta presentata dal Pd.

Hanno votato a favore il Partito Democratico, la Lega Nord, Scelta Civica-Ala, Svp e Democrazia solidale, contraria nel merito ma disponibile a contribuire all'avvio dell'iter. Hanno invece votato contro tutte le altre forze, tra cui Forza Italia, il Movimento 5 Stelle, Articolo 1-Mdp, Sinistra italiana e Alternativa libera, mentre si sono astenuti i fittiani di Cor, Fdi e Civici innovatori. Alternativa popolare invece era assente.

L'articolato è atteso in Aula il 5 giugno prossimo, dopo l'esame in commissione.

"Siamo disponibili al dialogo. Vediamo su quali punti concentrare questo dialogo", così ha detto il capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali, e relatore sulla legge elettorale, Emanuele Fiano, dopo che la commissione stessa ha adottato il testo base, replicando ai giornalisti che gli chiedono se da parte del Pd c'è la disponibilità, come chiesto da Forza Italia e Silvio Berlusconi in persona, di arrivare a un sistema elettorale molto simile a quello tedesco.

Come annunciato, Forza Italia ha votato contro il testo base. Non solo perché contiene elementi maggioritari a cui il partito di Silvio Berlusconi è contrario, ma anche perché secondo gli azzurri il modello elettorale targato Pd "presenta serissimi rischi di incostituzionalità - come ha ribadito Francesco Paolo Sisto, capogruppo FI in commissione Affari costituzionali -. Presenteremo emendamenti per proporzionalizzare il testo, ovvero per introdurre elementi che rendano questo sistema il più proporzionale possibile. Vedremo, se son rose fioriranno".

"Dopo quattro mesi, finalmente il primo voto, il fischio di inizio partita. E in questa partita la Lega è attore protagonista e non gioca in tandem con nessuno - ha commentato Giancarlo Giorgetti della Lega -. Abbiamo votato a favore perché il nostro unico interesse è portare gli italiani alle urne il più presto possibile. Se ci fossero proposte di miglioramenti siamo assolutamente disponibili a considerarle purché non siano solo alibi per perdere ancora tempo".

"Hanno forzato la mano con la proposta piu anti M5S che ci possa essere quindi non potevamo che votare contro.

Noi siamo disponibili al dialogo dall'indomani del 4 dicembre, ma dall'altra parte c'è totale chiusura: vanno avanti e si schianterannno al Senato perché al senato senza di noi non hanno la forza di approvare nessuna legge", ha spiegato Danilo Toninelli.

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