Cronache

Legittima difesa dai pm

Due italiani su tre avrebbero sparato al ladro. Procura in imbarazzo

Legittima difesa dai pm

La vicenda del pensionato di Vaprio d'Adda che ha sparato a un ladro che tentava di introdursi in casa sua ha suscitato larga eco sui media e tra la gente. I fatti sono noti: sentendo i rumori di un intruso nella propria abitazione, l'uomo ha fatto fuoco con la sua pistola, regolarmente detenuta, e ha ucciso l'immigrato che voleva compiere il furto.

Alcuni si sono schierati subito dalla parte del pensionato, sostenendo che la sua è stata una reazione comprensibile e giustificata e che, se si fossero trovati nella stessa situazione, avrebbero fatto altrettanto. Tra questi, molti commentatori del Giornale , tra cui, proprio ieri, Piero Ostellino. Altri, ritengono invece che il gesto dell'uomo che stava per essere derubato è stato eccessivo. Questo potrebbe essere anche il parere del giudice inquirente, che lo ha accusato di omicidio volontario.

Gli italiani appaiono nettamente più d'accordo con la prima posizione - quella che solidarizza con il pensionato - che con la seconda. Un sondaggio svolto giovedì tra un campione rigorosamente rappresentativo della popolazione sopra i 18 anni mostra infatti come il 65% - vale a dire poco meno di due italiani su tre - dichiara che «l'uomo ha fatto bene a sparare contro il ladro». È vero che c'è una minoranza consistente, pari al 26% (il restante 9% non ha una posizione precisa), che afferma che «l'uomo ha avuto una reazione eccessiva e non doveva sparare»: ma si tratta, appunto, di una minoranza.

La posizione favorevole alla reazione assunta dal pensionato è significativamente più diffusa tra i giovani (72%), specie se studenti, il che può essere per certi versi sorprendente e, per altri, preoccupante. Ancora, questo orientamento trova maggior riscontro tra i possessori di titoli di studio bassi e molto minore tra i laureati: ma anche tra questi ultimi, costituisce, seppur di poco, la maggioranza (51%).

Dal punto di vista dell'orientamento politico, la maggiore solidarietà verso il comportamento del pensionato di Vaprio d'Adda è espressa, come era prevedibile, dagli elettori della Lega Nord e di Fratelli d'Italia. Alta è la percentuale di consenso anche tra i votanti per Forza Italia. Mentre l'elettorato del Pd si spacca in due, con un 50% che giustifica la reazione del pensionato e un 48% che sostiene che non avrebbe dovuto sparare. Questa profonda frattura interna all'elettorato del partito di maggioranza spiega forse anche la cautela di Renzi nel commentare l'accaduto.

Sin qui le reazioni all'episodio di Vaprio d'Adda. Per comprenderle, tuttavia, occorre inquadrarle in un contesto di opinioni più ampio. Il tema vero, infatti, non è tanto costituito dalla solidarietà o meno verso il pensionato, quanto dal clima generale entro cui questa vicenda - che, come si sa, non è il primo di questo genere - si colloca e si spiega. Il fatto è che gli italiani non si sentono sicuri. E che ciò accade, paradossalmente, malgrado si sia registrato un calo di frequenza per molti reati, proprio negli ultimi anni.

Di fronte al quesito «in che misura lei si sente sicuro nei confronti dei pericoli della criminalità?», la maggioranza dei cittadini (63%) si dichiara «poco» o «per nulla» sicura. C'è, insomma, ancora oggi, un clima di diffuso timore nei confronti della criminalità. In questo caso, sono i giovani a sentirsi relativamente più sicuri, mentre tra gli anziani e le casalinghe - specie se residenti nelle città di media dimensione, dai 20 ai 50mila abitanti - prevale nettamente l'insicurezza. Che è presente e maggioritaria nell'elettorato di tutti i partiti: Forza Italia in primo luogo, ma in modo significativo anche tra i votanti per l'M5S.

È dunque l'insicurezza generale a portare a sostenere la reazione del pensionato: tanto che tra chi si dichiara insicuro la percentuale dei sostenitori dell'idea «ha fatto bene a sparare» è ancora maggiore.

Nell'insieme, si tratta di dati molto preoccupanti.

Chi scrive è da sempre stato contro la violenza e per una limitazione della diffusione delle armi. Ma occorre prendere atto che la netta maggioranza degli italiani è fortemente spaventata. E comprende e approva la reazione del pensionato.

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