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Legittima difesa, l'Anm all'attacco: "Rischio di legittimare l'omicidio"

Francesco Minisci, presidente dell'Associazione nazionale magistrati, esprime le sue critiche in audizione alla Camera sulla riforma voluta dalla Lega. Ma Salvini parla di "diritto sacrosanto"

Legittima difesa, l'Anm all'attacco: "Rischio di legittimare l'omicidio"

L'Associazione nazionale magistrati si schiera contro la riforma della legittima difesa.

"L'introduzione dell'avverbio 'sempre' sul rapporto di proporzione non cambia nulla se non un atteggiamento psicologico del cittadino perché ci ingenerano dubbi molti rilevati. Se un ladro si trova in prossimità del giardino, e prima di entrare e forzare il portone blindato di casa, io gli sparo e lo uccido, c'è la presunzione di legittima difesa. È evidente che si tratta di una previsione che si presta a usi distorti". Queste le parole del presidente dell'Anm, Francesco Minisci, in commissione Giustizia alla Camera.

L'Anm ritiene che questo provvedimento abbia dei "profili di incostituzionalità". E Minisci avverte: "Non si può abbandonare il principio di proporzionalità sulla legittima difesa". Durante l'audizione, il presidente dell'associazione che riunisce i magistrati italiana ha anche affermato che "la tutela rafforzata all'interno di casa propria o nel proprio negozio ce l'abbiamo già dal 2006, quando è stata introdotta la presunzione di proporzione. Le maglie quindi sono state già allargate". E ha confermato la linea dell'Anm: "È nota la nostra valutazione critica sulla riforma".

Matteo Salvini, ministro dell'Interno e fautore della riforma, ha replicato ai magistrati in diretta Facebook: "Sto facendo il possibile e l'impossibile per garantire sicurezza e leggi più certe, tra cui quella che garantisce il diritto alla legittima difesa, che per quello che mi riguarda è sacrosanto, anche se oggi qualcuno dell'Associazione Nazionale Magistrati dice che è pericolosa e rischia di legittimare l'omicidio".

Alle parole dell'Anm, risponde Graziano Stacchio, il benzinaio che nel febbraio del 2015 saprò a Ponte di Nanto contro un rapinatore: "È facile parlare per i magistrati. Ma dove sta la magistratura in Italia? Lascino perdere la politica e si schierino con i cittadini. In Italia si dedica troppo tempo a difendere i delinquenti". Ai microfoni di Adnkronos, il benzinaio ha poi continuato: "Tutti abbiamo diritto a difenderci. L'autodifesa è un diritto che nemmeno la legge può togliere e invece così com'è la norma tutela i delinquenti".

"Riprendere il fucile? Lo rifarei due volte, perché vedo che ancora oggi si difendono i delinquenti", conclude.

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