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Leopolda, al via la kermesse renziana. Ma il "giglio magico" è dimezzato

Parte nell'hangar della vecchia stazione di Firenze la decima edizione della kermesse di Matteo Renzi, per la prima volta senza il Pd. E senza alcuni petali del "giglio magico" che lo ha accompagnato negli ultimi anni, come Luca Lotti

Leopolda, al via la kermesse renziana. Ma il "giglio magico" è dimezzato

Il grande giorno è arrivato, accolto con un senso di liberazione. Da chi è rimasto nel Pd e da chi, invece, ha seguito Matteo Renzi nella sua nuova avventura politica. Venerdì 18 ottobre, alle 15, scatta la Leopolda, la kermesse fiorentina organizzata dal leader di Italia Viva. Un appuntamento storico. Quest'anno, infatti, si tiene l'edizione numero 10. Sembra passato un secolo dal 2009, quando Renzi e Civati, i rottamatori, chiedevano al Pd di smetterla di "discutere solo del suo ombelico".

E invece sono trascorsi solo 10 anni. In cui è successo di tutto. Ora, però, l'ex premier guarda al futuro. L'hangar della vecchia stazione ferroviaria è pronto per accogliere gli iscritti: oltre 20mila le adesioni online, di vecchi e nuovi renziani. A fronte di alcune assenze pesanti, come quella di Luca Lotti, rimasto nel Pd, parteciperanno alla tre giorni renziana - come riporta Repubblica - l'ex sottosegretario forzista Gabriele Toccafondi e con lui vari pezzi del centrodestra fiorentino e dell'ambiente di Comunione e Liberazione, la senatrice ex grillina Silvia Vono e - forse - anche Renata Polverini. "Non avere paura" la canzone, di Tommaso Paradiso, scelta dagli organizzatori come colonna sonora della kermesse. Messaggio rivolto a chi ha deciso di partecipare alla manifestazione.

"Da domani vi aspettiamo a Casa, per la decima volta", scrive Matteo Renzi su Facebook. E in effetti il palco della Leopolda è arredato come un'abitazione. La nuova casa di Italia Viva, allestita a regola d'arte con un tavolo con motocicletta d'epoca incorporata, divani e poltrone circondati dalle consuete valigie di chi è sempre pronto a partire, e un albero in primo piano. La tre giorni, in realtà, dura meno di 48 ore.

Si parte venerdì con l'inaugurazione della mostra fotografica "Il tappeto volante" in memoria di Tiberio Barchielli, storico reporter e fotografo di Palazzo Chigi. Poi, alle 19, l'aperitivo di benvenuto. I lavori veri e propri sono in programma sabato: prevista la presentazione del nuovo simbolo di Italia Viva, che Renzi ha fatto scegliere online tra tre possibili.

Ultima tranche dell'evento domenica mattina, fino alla chiusura prevista intorno alle 13.30 con l'intervento finale del padrone di casa. Se fa rumore l'assenza di Lotti, in compenso ci saranno Simona Bonafè e il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, in odore di candidatura per la guida della Toscana. Presenti i parlamentari di Iv, a partire dai capigruppo Boschi e Faraone, e i ministri Teresa Bellanova e Elena Bonetti, che presenterà il suo Family act. Come la prenderanno nel Pd? Le reazioni - piccate - ci sono già state.

Come quella di Gianni Cuperlo, che ha fatto così il confronto tra la Leopolda e la tre giorni dem annunciata per novembre dal segretario Zingaretti: "Nessuna competizione con altre kermesse. La nostra - ha detto Cuperlo - non vuole essere una kermesse. Più che volare alto scegliamo questa volta di pescare a fondo e per pescare a fondo bisogna prendere il mare". Ancora più duro il governatore toscano Enrico Rossi, che ha invitato i simpatizzanti dem a disertare l'evento renziano. "Non perché consideri nemici i militanti di Italia Viva - ha puntualizzato Rossi - ma semplicemente perché stanno costruendo il loro partito che è diverso e che è in competizione con il Pd".

Anche dentro al governo, come si è visto nel lungo tira e molla sulla legge di bilancio.

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