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La lettera dell'Italia all'Ue: "Sui migranti non ci lasci soli"

Il governo italiano chiede, nuovamente, aiuto all'Unione Europa e teme la minaccia della migrazione massiccia dalla Libia

La lettera dell'Italia all'Ue: "Sui migranti non ci lasci soli"

Il governo italiano chiede aiuto all'Europa sull'emergenza migranti. È questa la sostanza contenuta nella missiva che l'esecutivo sta preparando per invitare l'Unione Europea a un'iniziativa di ampio respiro ribattezzata "Immigration Compact". Come scrive Repubblica, le paure di Palazzo Chigi riguardano soprattutto la situazione libica, dove le fazioni contrarie al nuovo governo di Tripoli potrebbe usare la migrazione massiccia per screditare Al Sarraj. Nei giorni scorsi infatti l'Onu aveva lanciato l'allarme proprio sulle situazione in Libia paventando l'arrivo in Italia di almeno 250mila migranti.

La nuova lettera arriva dopo quella inviata da Gentiloni e Alfano per protestare contro la costruzione della barriera austriaca al Brennero. Questa volta l'obiettivo è quello di mettere in piedi una strategia organica per affrontare i molti punti critici della questione immigrazione. La prima richiesta di Roma è quella di convincere le Cancellerie ad accettare la proposta di smistamento dei richiedenti asilo fatta dal presidente della Commissione Juncker. Ma la vera novità è che l'Italia chiederà alla Ue un'accelerazione sugli accordi con i Paesi dai quali i migranti partono e transitano. Con fondi destinati ai primi per bloccare il flusso di partenze, e ai secondi per bloccare il passaggio sul proprio territorio.

I tecnici di Palazzo Chigi proprio in queste ore stanno limando la lettera che nei prossimi giorni sarà inviata alle istituzioni europee e agli altri governi del continente.

Partendo dal presupposto che l'Italia è il paese che più sopporta il peso dell'immigrazione, Roma presserà affinché le Cancellerie accolgano la proposta lanciata dal presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, di smistare automaticamente tutti i richiedenti asilo che arrivano in Europa.

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