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L'Europa si prende gioco dell'Italia, ricolloca solo i profughi della Grecia

Dai dati della Commissione Ue emerge a settembre dalla Grecia sono stati ricollocati più di mille profughi, mentre dall'Italia circa 200

L'Europa si prende gioco dell'Italia, ricolloca solo i profughi della Grecia

Ennesima presa in giro dell’Unione Europea al governo di Matteo Renzi. Era il 14 settembre 2015 quando al vertice di Bruexelles i ministri europei dell’Interno davano il via libera al piano di ricollocamento di 40mila profughi dall’Italia e dalla Grecia. Da allora ad oggi solo il fallimento totale, ma solo per l’Italia.

Dalla relazione della Commissione Ue diffusa dall'Ansa emerge, infatti, che settembre segna un record per i ricollocamenti dalla Grecia: più di 1000 su un totale mensile di 1202 profughi per entrambi i Paesi. Ciò significa che sono solo circa 200 quelli che hanno lasciato l'Italia. Ad un anno dalla decisione che prevede il ricollocamento di 160mila persone entro settembre 2017, sono in tutto 5.651 i profughi trasferiti dai due Paesi. Ma l’Italia ne ha ricollocati 1196 contro i 4455 della Grecia. I Paesi che hanno accolto il maggior numero di profughi provenienti dall'Italia sono stati la Finlandia (260), la Francia (231), il Portogallo (183), l’Olanda (178) e la Svizzera (112). Bulgaria, Polonia Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lituania, e Slovacchia, invece, rientrano tra gli Stati ‘egoisti’ nei nostri confronti tanto da non aver accolto nemmeno un profugo dal nostro Paese. La ricca Germania della Merkel ha accettato di farsi carico soltanto di 20 profughi e i vicini Lussemburgo e Belgio ne hanno presi meno di trenta. Ora al premier Renzi, per risolvere l’annosa emergenza dei profughi, non basterà battere i pugni sul tavolo o disertare le conferenze stampa di fine vertice come ha fatto a Bratislava.

E non basterà neppure ottenere di scorporare la spesa dei migranti dai conti pubblici italiani se gli sbarchi provenienti dall’Africa non cesseranno.

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