Politica

L'Europa vota il diritto alla sua disgregazione

Quella del Parlamento europeo è quindi una forzatura ideologica, inutile e provocatoria

Il Parlamento europeo ha approvato ieri una mozione sui diritti umani che include anche quello al matrimonio omosessuale. Che l'amore tra esseri umani di qualsiasi sesso sia un diritto è assolutamente fuori dubbio. Si tratta tra l'altro di un bene, l'amore, che come tutti i sentimenti non è nelle nostre disponibilità. Non possiamo in alcun modo essere obbligati od obbligarci ad amare qualcuno e non altri. In questo senso è un diritto umano anche amare più d'uno contemporaneamente e quindi essere di fatto bigami o poligami. In astratto è un diritto umano anche che un adulto ami una bambina se ricambiato, o che due persone diano sfogo in modo condiviso ai propri istinti a prescindere dalle situazioni ambientali.

Ma il diritto alla libertà individuale, perno dei diritti umani, in ogni campo trova limitazioni che variano a seconda della storia e della cultura dei popoli che decidono di farsi civiltà. Nella nostra storia, plurimillenaria, la famiglia uomo-donna è tutelata dallo Stato in quanto unica cellula che autonomamente può procreare e quindi garantire la non estinzione dello Stato stesso e la sua crescita economica (i neonati di oggi saranno i contribuenti di domani). Qualsiasi altro tipo di unione non dovrebbe essere materia di interesse del legislatore ma rimanere dentro una sfera personale, semmai regolata da accordi di natura privatistica.

Quella del Parlamento europeo è quindi una forzatura ideologica, inutile e provocatoria.

Un nuovo passo verso la disgregazione di un continente che non da oggi ha perso la bussola in tutti i campi, scambiando la giusta laicità con l'anarchia sociale.

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