Politica

Quagliariello studia l'exit strategy da Alfano

L'ex ministro a disagio valuta l'uscita verso il gruppo di Fitto e Tosi

Il ministro per le Riforme costituzionali Gaetano Quagliariello
Il ministro per le Riforme costituzionali Gaetano Quagliariello

Non c'è pace dentro Ncd. Mentre Nunzia De Girolamo, l'ex ministra uscita dal partito di Alfano per tornare in Fi, organizza le sue truppe per un nuovo esodo da Ncd, in fibrillazione c'è un altro big, Gaetano Quagliariello. Il coordinatore nazionale del Nuovo centrodestra ha rimandato ogni mossa a dopo il voto sulle riforme (dunque metà ottobre), ma anche pubblicamente, negli interventi in Senato, ha fatto capire che la legge elettorale plasmata da Renzi, col premio al partito (cioè al Pd) e non alla coalizione, ha messo Ncd di fronte ad un bivio: o confluire nelle liste del premier o prendere un'altra strada. Subito, però, e non tra un anno come pensa Alfano. Ma mentre il ministro dell'Interno e i suoi fedelissimi avrebbero già incassato da Renzi garanzie per le future liste elettorali, altri esponenti di Ncd, come appunto Quagliariello (che Renzi ha tentato con la promessa di un ministero), non hanno intenzione di passare al Pd dopo una carriera politica dalla parte opposta. E dunque, per Quaglierello si pronostica una possibile uscita da Ncd a breve termine, e con lui altri parlamentari altrettanto in sofferenza per la linea troppo filo-piddina (vedi unioni civili) di Ncd. È da escludere che l'approdo possa essere il gruppo dei verdiniani, nato con la mission di far durare Renzi fino al 2018 («Non usciamo dalla maggioranza per andare in un altro partito di maggioranza» sussurra una fonte vicina al coordinatore Ncd), ma piuttosto l'area di centrodestra che si sta organizzando attorno a Fitto e anche a Tosi, che non è parlamentare ma ha dalla sua tre senatrici di «Fare!», il movimento creato dal sindaco ex leghista. Tra i senatori che potrebbero seguire Quagliariello non ci sarà Formigoni, che smentisce seccamente i rumors dei giornali («Io in uscita? Li mortacci vostri»).

È probabile che Ncd perda pezzi anche a livello locale. Chi sta lavorando alacremente a questo obiettivo è Nunzia De Girolamo, che ieri ha portato nella sede di Forza Italia a Roma, da Berlusconi, più di cento amministratori (tra sindaci, assessori e consiglieri comunali) di Ncd e di liste civiche di centrodestra pronti a rientrare in Forza Italia. «Abbiamo il dovere di restituire a Berlusconi i voti che ci ha dato per venti anni e di ricostruire il centrodestra - spiega la De Girolamo prima dell'incontro col leader di Fi -. Vogliamo costruire un'alternativa a Renzi, mentre Ncd si sta spostando sempre di più verso la sinistra e deve decidere se è diventato Ncs, nuovo centrosinistra». Poi la premonizione: «Credo che nei prossimi giorni altre persone andranno via da Ncd».

Chissà se pensa a Quagliariello.

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