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L'idea dei Cinque Stelle a Roma: una "Free Tax Area" per i rom

L'attacco di Fratelli d'Italia: "Le esemzioni fiscali per i rom sgomberati dai campi sono offensive e palesemente discriminatorie nei confronti dei romani"

L'idea dei Cinque Stelle a Roma: una "Free Tax Area" per i rom

Una Free Tax Area, il sogno di tutti gli imprenditori, commercianti e lavoratori italiani. Peccato che Virginia Raggi non l'abbia pensata per loro, ma solo per i rom della Città Eterna. Si tratterebbe di una esenzione delle tasse e delle tariffe comunali per sostenere temporaneamente i rom che si trovano in apparente difficoltà. Una pacchia.

Non è ancora chiaro quanti soldi il Comune capitolino a guida Cinque Stelle voglia dedicare a questa bella idea che le opposizioni in Consiglio già considerano "discriminatoria verso gli italiani". "L'idea di costituire una Tax free Area per i rom sgomberati dai campi, ipotizzata dalla giunta Raggi, appare non solo assurda ma offensiva e palesemente discriminatoria nei confronti dei romani - scrivono in una nota i rappresentanti di Fratelli d'Italia - Siamo pronti alla barricate ed a impugnazioni in ogni sede giudiziaria per impedire che l'amministrazione Raggi conceda ai nomadi quello che non concede nemmeno ai romani: l'esenzione delle tasse e delle tariffe comunali come forma di sostegno temporaneo". Fabrizio Ghera, capogruppo in Campidoglio, Federico Guidi e Lavinia Mennuni ora chiedono che l'attenzione riservata dalla Raggi ai nomadi sia destinata pure ai cittadini che hanno avuto la sfortuna di non vivere in un campo rom. "Se l'amministrazione comunale ha risorse da destinare a forme di sostegno - dicono - queste devono essere destinate per aiutare imprese e famiglie italiane e in particolare i romani più deboli e sfortunati. Ai 5 Stelle che si stanno dimostrando ancor peggio della peggiore sinistra rispondiamo che la priorità deve andare alle famiglie e alle imprese romane e non a chi vive di illegalità".

Le posizioni della giunta Raggi nei confronti dei nomadi scatenarono già in passato diverse polemiche. In campagna elettorale Virginia disse di voler "chiudere i campi rom, anche se la ruspa non serve", tanto da guadagnarsi una battuta positiva pure da Matteo Salvini. Ieri la commissione alle Politiche Sociali ha approvato un piano che sarà definito entro il 31 gennaio. "La delibera è frutto di un percorso di approfondimento con l'obiettivo del superamento graduale dei campi rom. La strategia nazionale d'inclusione ragiona su un arco di tempo 2012-2020 e siamo in ritardo, stiamo lavorando per colmare il ritardo registrato in passato. Abbiamo voluto - ha detto l'assessore al Sociale Laura Baldassare, secondo quanto riportato dal Messaggero - un cronoprogramma perché abbiamo voluto dare un'impostazione di metodo affinché non resti sulla carta: l'idea di avere campi dedicati a un'unica popolazione è quanto di più contrario alle norme europee". L'obiettivo, a quanto pare, è quello di cercare la massima "inclusione dei nomadi", i quali senza più baracche dovrebbero trovare piena collocazione nel tessuto sociale romano. Affittando una casa, trovando un lavoro e via dicendo.

E così a quanto pare la Raggi avrebbe pensato alla Free Tax Area per sostenerli in questo sforzo integrativo.

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