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In Liguria l'aria è cambiata: il centrodestra fiuta la vittoria

Nel Pd è tutti contro tutti, e questo favorisce la coalizione Toti: "Si chiuderà l'era Burlando". E la Paita attacca Civati

In Liguria l'aria è cambiata: il centrodestra fiuta la vittoria

nostro inviato a Genova

Si sta con il naso all'insù, qui a Genova. C'è il tempo da fiutare, ci sono previsioni da azzardare. Perché la verità vera è che ci sono mugugni che pioggia, dopo pioggia e, purtroppo e soprattutto, alluvione dopo alluvione, sono diventati rabbia. Una rabbia che, dicono qui ai Magazzini del Cotone, epicentro rosso di una volta, si toccherà con mano il 31 Maggio quando «la Lella Paita ci rimarrà male, molto male, perché la vittoria andrà a Giovanni Toti, e la Liguria tornerà al centrodestra». E alle urne, in questa campagna elettorale c'è un Pd che va scomposto, agitato, preoccupato. Sull'agenda quotidiana delle lamentazioni e delle preoccupazioni ieri abbiamo segnato lo sfogo del più alto in carica nel partito, Matteo Renzi, dopo che i sondaggi, realizzati da Nando Pagnoncelli per il Corsera che danno un testa a testa oramai sicuro fra Toti e la Paita (Paita tra il 28% e il 31%, Toti, tra il 26% e il 29%.) A Radio anch'io , il programma di Radio uno, più o meno all'ora del cappuccio e brioche, già Renzi mostrava segni di indigestione da amarezza: «La minoranza Pd non è composta da galletti in un pollaio. Mi dà noia il non rispetto delle regole interne del partito. In Liguria sanno di non poter vincere, nemmeno con un terno al lotto. Preferiscono far vincere il portavoce di Berlusconi piuttosto che sostenere la Paita.. Però quando stai dentro una comunità, se perdi non scappi con il pallone... Quelli che hanno perso le primarie in Liguria se ne sono andati con il pallone, sanno che non vinceranno mai». Meglio saltare il caffè per non far crescere la tensione specie dopo che un tale Pippo Civati confidava a La Stampa : «La Liguria è la nostra Scozia (riferendosi alle elezioni regionali e al parallelismo fatto da Renzi tra le regionali in Liguria e le elezioni nel Regno Unito, ndr ). Con la Paita abbiamo deciso di non allearci dato che in questo momento, su molti temi, mi pare ci sia più vicinanza con il M5S che con il Pd di Renzi-Paita. Questo oceanico partito della nazione, la Balena Bianca 2.0, in Liguria rischia di non prendere nemmeno il 30%. Il potente premier - conclude sarcasticamente Civati - il faraone d'Italia che si appella al voto utile fa tenerezza. Ma come? Prima ci considerava perdenti e inutili e adesso dice che senza di noi non vince?».

Finite le amarezze per il premier? Macché perché arriva prima la bottarella dello stesso Luca Pastorino(candidato governatore sostenuto da Rete a sinistra e Lista Pastorino): «Renzi mi sembra ogni giorno più preoccupato, saranno probabilmente i sondaggi che danno la sua candidata ben lontano dalle percentuali del partito della nazione». E poi la porta in faccia del piddino Claudio Montaldo vicepresidente della Liguria in un'intervista a Repubblica : «Non voterò Raffaella Paita alla presidenza della Regione Liguria. Come candidato presidente voterò Luca Pastorino. Farò il voto disgiunto e il voto di lista lo darò al Pd. Qui ci sono militanti e dirigenti che a prezzo di un disagio profondo si trovano a dover decidere un gesto molto forte, quello del voto disgiunto, perché la loro coscienza non gli consente di approvare ciò che accaduto». E in serata ecco la scomposta reazione di Raffaella Paita: «Civati prima offre consigli a Toti in Parlamento per far vincere Scajola a Imperia, poi si vuole alleare con chi sta con Farage. Se questa è la sinistra! Diciamoci la verità: Civati è un alleato della destra e dei populisti. Se sei di sinistra voti Pd e Lella Paita. D'altronde, io ho cominciato a servire ai tavoli della Festa dell'Unità fin da piccola e non ho mai smesso. Uno che viene dalla nostra storia dovrebbe conoscere il senso e il valore della parola unità». E a chiosare ci pensa Giovanni Toti su Facebook : «I cittadini della Liguria chiuderanno definitivamente con il loro voto la disgraziata era Burlando e quella della sua sbiadita emula in rosa».

Ogni riferimento alla maglia indossata dalla signora Paita, sommersa dai fischi sulla tribuna d'onore del Giro d'Italia, costato ai liguri un paio di milioni di euro, è puramente voluto.

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