Politica

L'imam al sindaco di Milano: "I militari? Dateci luci di Natale"

Il leader islamico chiede luminarie nella via multietnica «Ben venga l'esercito ma si deve investire anche nel sociale»

L'imam al sindaco di Milano: "I militari? Dateci luci di Natale"

Milano - Via Padova resta sotto i riflettori ma non ha le luminarie di Natale. La strada più multietnica di Milano, ora, chiede sicurezza e normalità. E a metà dicembre, una normale strada commerciale di una grande italiana dovrebbe avere le lucine già montate e un'aria di festa. Luci e ordine.

La pensa così l'imam Mahmoud Asfa, leader storico della Casa musulmana di via Padova, il centro islamico più frequentato e prestigioso della città, con sede al 144 (peraltro sotto sfratto). «Mi rivolgo al sindaco, alla giunta e anche al Municipio - l'appello di Asfa, architetto giordano da 35 anni in Italia - via Padova è una via bella di Milano, e vorrei chiedere di illuminarla davvero. Quest'anno non è stato fatto niente e questa è una dimostrazione di disinteresse per i problemi di via Padova. Non lasciamola così. Ben vengano i militari ma non bastano».

Via Padova è da sempre sotto i riflettori, destinazione storica di ondate migratorie potenti e oggi fronte di una convivenza sempre più complicata e precaria, che ogni tanto lascia esplodere conflitti aperti e mai sanati. L'ultimo episodio violento risale a un mese fa in piazzale Loreto: un accoltellamento-sparatoria costato la vita a un dominicano di 32 anni. All'indomani di quel dramma, che si è consumato all'ora dell'aperitivo, il sindaco Beppe Sala aveva annunciato una clamorosa inversione di marcia rispetto alla stagione del predecessore Giuliano Pisapia, che come primo atto da primo cittadino aveva deciso di rinunciare alle pattuglie miste di esercito e forze dell'ordine. Dopo qualche incertezza comunicativa del Comune, a fine mese i primi 100 militari sono arrivati a presidiare i quartieri più sensibili. «La strada non è brutta come viene dipinta per qualsiasi cosa succeda - spiega Asfa - ed è anche un laboratorio di pacifica convivenza. Noi della Casa viviamo qui e sappiamo quali sono i problemi. Tante strade sono ancora più problematiche ma non se ne parla. Quando il sindaco ha avvisato che chiamerà l'esercizio abbiamo detto ben vengano. Ci sono sempre stati, anche con il sindaco Moratti ma i problemi si affrontano anche investendo nel sociale».

E anche l'illuminazione natalizia può fare la differenza, come sa bene Asfa, che nel 2009, per la sua attività di dialogo interreligioso, è stato insignito dell'Ambrogino d'oro, massima onorificenza cittadina: «Io frequento la via, parlo con i negozianti - spiega Asfa - ho notato questo e mi è stato detto che l'anno scorso Montenapoleone ci ha regalato l'illuminazione natalizia come gesto di aiuto e solidarietà. Quest'anno invece non è stato fatto niente. Io come presidente del direttivo di un associazione, cogliendo l'occasione di queste feste, chiedo di illuminare qualche parte della via, per dare un segnale di interessamento del Comune». «Io non so bene come si organizzino le strade - aggiunge Asfa - ma qui i commercianti fra spese e tasse non ce la fanno. E di italiani, e anche cristiani, ce ne sono ancora molti, fra bar, arredamenti, concessionarie, agenzie e banche. Allora ci pensi il Comune con un gesto di solidarietà e interessamento. Io faccio questo appello, nonostante sia musulmano.

Per noi la nascita di Gesù rappresenta un miracolo e l'anno scorso per Natale ho dedicato un intero sermone al Natale».

Commenti