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Berlusconi prepara il bilaterale con la Merkel

Il bilaterale con la Cancelliera potrebbe tenersi domani. Poi il discorso al Congresso del Ppe

Berlusconi prepara il bilaterale con la Merkel

Roma - La riscossa di Berlusconi passa anche, e soprattutto, dal suo ruolo in Europa. Ecco perché, in queste ore, gli staff del Cavaliere e quelli della Cancelliera di ferro stanno lavorando a un faccia a faccia tra i due. Un «bilaterale» tra l'ex premier italiano e Angela Merkel che potrebbe avvenire domani. Si mormora, quindi, che Berlusconi possa partire per Madrid già questa sera e non, come si diceva, soltanto domani quando è previsto un suo intervento al Congresso del Ppe nel pomeriggio. Il suo discorso sarà incentrato sull'immigrazione, sulla sicurezza e sull'Unione europea; con probabili passaggi sul ruolo della Russia e le relative sanzioni economiche che stanno colpendo sia Mosca sia le nostre economie. Tuttavia, il Congresso di Madrid diventa un meeting speciale se, come possibile, Berlusconi avrà modo di confrontarsi in un faccia a faccia con la Merkel. Nessun astio o rancore nei confronti della Cancelliera, giurano gli uomini vicini al leader di Forza Italia, sebbene proprio Berlino sia andata in rotta di collisione con il Cavaliere quando questi era a Palazzo Chigi, lasciato poi nel 2011. Ma le maggiori recriminazioni l'ex premier le ha nei confronti dell'ex capo dello Stato Napolitano che non firmò il decreto con le misure chieste dalla Ue e lo costrinse ad andare al G20 di Cannes a mani vuote; e con l'allora presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy, particolarmente sprezzante e irriguardoso.

Al di là del passato, il Cavaliere intende giocarsi la partita del presente: esserci. E soprattutto dire ancora la sua all'interno della famiglia europea di cui fa parte; facendo l'interesse dell'Italia prima di tutto, senza andare necessariamente contro il presidente del Consiglio in carica, specie parlando all'estero. Su Renzi, tuttavia, i suoi giudizi sono negativi. «Ha illuso e deluso» è il senso del ragionamento che fa con i suoi. Un giudizio che lo avvicina molto al leader della Lega Salvini con cui - riporta però la grande stampa - in queste ore sono scintille. Invece no: il Cavaliere non ha alcuna intenzione di mettere i bastoni nelle ruote degli ingranaggi che dovrebbero portare a un patto d'acciaio tra Forza Italia e Lega. Smentite, quindi, le dietrologie secondo le quali gli azzurri avrebbero apposta organizzato una contromanifestazione in un teatro di Firenze in concomitanza con l'adunata leghista a Bologna, prevista per l'8 novembre. L'invito di Salvini affinché nel capoluogo emiliano sfili anche Berlusconi, all'insegna dell'«unione fa la forza», resta quindi valido e non ancora rispedito al mittente.

«Nessun equivoco con la Lega», sintetizza sul Mattinale Renato Brunetta. Che scrive: «È la strategia del quadrifoglio. Al “petalo fucsia” del movimentismo e delle grandi esperienze della società civile, uniamo gli altri tre petali, che rappresentano le tre grandi forze politiche del centrodestra: Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia. Quadrifoglio come simbolo di fortuna ma anche elemento determinante per riconquistare quei milioni di elettori che nel corso di questi anni non si sono sentiti rappresentati». Berlusconi ci crede: ed è pronto a rimettersi in moto sia sul piano internazionale sia sul piano interno.

Con l'intenzione, nei prossimi mesi, di girare l'Italia e ricomparire in tv.

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