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L'ira della base M5s: "Sembrate il Pd"

Il ministro Di Maio: "Il Giornale si vergogni", ma sui social tanti grillini lo criticano

L'ira della base M5s: "Sembrate il Pd"

Roma - «A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti epura». La frase è di Pietro Nenni, e oggi più che mai il destinatario è Luigi Di Maio. La trasparenza, il merito, l'idolatria per i curriculum e il dogma della «purezza» stanno diventando un boomerang per il Movimento Cinque Stelle. Dopo la rivelazione del Giornale sull'incarico come «segretaria particolare» dato da Di Maio alla giovanissima e misconosciuta concittadina Assunta Montanino, senza apparenti meriti certificati da Cv, molti tra gli stessi grillini stanno attaccando la scelta del capo politico. La strategia pentastellata, propagata dal profilo Facebook del leader, è sempre la stessa: dare addosso ai giornali e ai giornalisti, ma i fan non sempre abboccano.

Di Maio, ieri mattina, legge la nostra prima pagina e sputa tutta la sua indignazione. «Lo schifo che leggo sul quotidiano il Giornale - scrive il vicepremier - va messo nella categoria della stampa spazzatura». Poi racconta: «La dottoressa Assia Montanino l'ho conosciuta 5 anni fa. È la figlia di un commerciante che ha denunciato i suoi usurai e ho avuto modo di conoscerla quando sono stato a far visita al padre per portargli la mia solidarietà». Prosegue la testimonianza: «Era una giovane universitaria alla quale (lui scrive a cui) decisi di dare un'opportunità di tirocinio presso la mia segreteria di vice presidente della Camera. Negli anni si è distinta per la sua capacità di gestire situazioni complesse di segreteria. E posso assicurarvi che non ho mai conosciuto una persona più onesta e leale di lei». Infine la chiosa, volta a scatenare l'ira dei supporter della pagina: «Vergognatevi».

Non tutti, però, ci cascano. In tanti non abboccano all'amo del facile sdegno. Giulio Olleia commenta: «A vergognarsi dovrebbe essere lei, fosse anche questa persona la più retta e onesta dell'universo non avrebbe dovuto nemmeno presentarla come possibile candidata». Tutti possono, ma i portabandiera dell'onestà no: «L'onestà tanto sbandierata è minata da azioni come queste, se ne ricorderanno i veri onesti che continuano a fare la fame», conclude l'utente. Maurizia Maffezzoli chiede trasparenza: «Sono d'accordo sull'assunzione e l'opportunità data, ma vorrei sapere se è veramente questo il compenso, 72mila euro all'anno. Se non è questo vorrei sapere a quanto ammonta». Marco Weber centra il punto: «Il problema è che se qualcuno, il Pd per esempio, avesse fatto una roba del genere, lo avreste massacrato. A me non può che far piacere se una persona per bene è valorizzata. Per voi non è così: è per bene solo se è simpatizzante M5s».

Denise Lancia, dissente e si scusa: «Questa volta, mi dispiace, ma dissento. Tutti vorrebbero avere una possibilità». Marco Ravenna rimarca il concetto: «Non si mette in discussione l'onestà della ragazza, ma la modalità con cui è stata assunta. L'avessero fatto gli altri sareste con la bava alla bocca». Intanto, per paura di altre critiche, il Blog delle Stelle resta in silenzio. E sulla pagina di Di Maio continua l'antologia di commenti. Nabila Ferrari: «Anche io sono onesta e leale, posso avere la stessa retribuzione?» Il simpatizzante Roberto Vecchione non ci sta: «Per la prima volta dopo un mese e mezzo non sono più contento di voi. E non giustifico più i ragionamenti all'italiana. Né chiunque li metta in atto. Sia che siano i vecchi politici o chi ho votato». In molti dicono di non voler dare più il loro voto al Movimento Cinque Stelle. La pietra tombale la mette Carlo Clavini: «Hai fatto bene Gigi! Tra l'altro è anche bona! Ricordati anche di me».

Ogni partito è paese.

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