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L'ira dei poliziotti contro Alfano: "Sull'accoglienza lasciati soli"

La denuncia del sindacato: "Il sistema è disorganizzato, a Messina rimasti per ore sotto la pioggia senza riparo e senza mascherine". Ed è già pronta una class action

L'ira dei poliziotti contro Alfano: "Sull'accoglienza lasciati soli"

Palermo - Santo Stefano bagnato, Santo Stefano fortunato. Ma vallo a dire ai poliziotti del reparto Mobile di Palermo, della Questura di Messina e della polizia scientifica rimasti sotto la pioggia battente al porto di Messina durante il servizio di assistenza allo sbarco di 900 migranti. «Il sistema accoglienza è disorganizzato», tuona il sindacato di polizia Consap, non nuovo a questo genere di denunce. «Non è stata preparata l'assistenza necessaria per l'accoglienza - spiegano il segretario regionale Consap Sicilia, Igor Gelarda, e quello provinciale di Messina, Filippo Micalizzi - Abbiamo trovato solo due tende, una della Cri e una della Protezione civile regionale assolutamente insufficienti a dare riparo dalla pioggia ai poliziotti e agli immigrati».

La Consap torna a denunciare l'impreparazione del governo sul fronte immigrazione. Al freddo e al gelo immigrati e poliziotti, i primi coperti soltanto dal telino termico fornito loro sulla nave militare con cui sono attraccati al porto, i secondi dalla divisa. Mentre gli animi dei migranti andavano esagitandosi. «Una situazione che si sarebbe potuta evitare se solo ci fosse stata una maggiore organizzazione, un maggiore coordinamento e più attenzione», commentano Gelarda e Micalizzi. Lieto, per fortuna, il finale, con poliziotti e immigrati, zuppi d'acqua e infreddoliti, accompagnati con bus all'ex campo di baseball dove è stata allestita una tendopoli.

La situazione appare sempre più insostenibile secondo il sindacato di polizia. «Visto che l'emergenza immigrazione non sembra arrestarsi - dicono Gelarda e Micalizzi - bisogna trovare una soluzione alternativa all'utilizzo della polizia in questi termini. Non può passare tutto sulle spalle dei poliziotti, anche un esodo inarrestabile dall'Africa». Il punto appare proprio questo. Le partenze non hanno subito uno stop dopo la stagione estiva. «Siamo alquanto preoccupati - dice Gelarda - L'ondata migratoria non si è arrestata nemmeno col maltempo, come avveniva gli scorsi anni. Ci chiediamo se ciò non sia una conseguenza dell'attività di assistenza fornita agli immigrati».

Il disagio vissuto dai poliziotti per Santo Stefano va ad accumularsi a una sfilza di fatti ed episodi infelici denunciati dalla Consap. A cominciare dalla presenza di soli 30 poliziotti per fronteggiare l'arrivo di 600 migranti ad Augusta, alla richiesta al ministero dell'Interno di mille mascherine con filtro al carbone attivo - le sole utili per evitare la tubercolosi - a fronte della concessione di soltanto 200. Sono 4 i poliziotti con infezione tubercolare latente e parecchi hanno contratto la scabbia. Per questo e non solo la Consap ha avviato una class action contro il governo per carenza sanitaria.

«È un sistema di accoglienza approssimativo», ha denunciato la Consap Sicilia quando due voli charter che dovevano trasferire immigrati da Comiso al Nord sono partiti vuoti. Il primo avrebbe dovuto imbarcare 180 migranti per Bologna, ma il comandante ha chiuso i portelli non ritenendo esaustivi i certificati medici che ne attestavano il buono stato di salute. E buona notte al secchio fino al volo successivo, con una lunga attesa da parte degli immigrati e dei poliziotti che hanno effettuato un turno massacrante di 20 ore. L'altro volo non è partito perché non si è fatto in tempo a redigere l'elenco passeggeri. E chi paga? La domanda è retorica, ma la Consap l'ha comunque voluta volgere al Viminale.

Ma fino a oggi non ha ricevuto risposta.

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