Guerra in Israele

L'italiano che vota contro l'eliminazione di Hamas

L'estremismo di Pedicini, eletto nei 5 Stelle e poi passato ai Verdi. La mozione ha avuto 500 sì e 21 no

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A Strasburgo l'assemblea plenaria del Parlamento europeo vota una risoluzione per chiedere - «l'eliminazione dell'organizzazione terroristica Hamas e l'immediato rilascio di tutti gli ostaggi rapiti». Il testo passa con 500 voti a favore, 21 contrari e 24 astensioni. Sorpresa. Tra i no alla cancellazione di Hamas spicca il voto dell'europarlamentare italiano Piernicola Pedicini, eletto nel M5s e passato nei Verdi di Angelo Bonelli. L'esponente Verde è anche il presidente del movimento Equità Territoriale, fondato nel 2019 dallo scrittore Pino Aprile. Un voto che rischia di aprire un caso politico. Una posizione, quell'europarlamentare italiano, già emersa con la richiesta, contenuta in un'altra mozione depositata a Strasburgo, di equiparare i morti palestinesi con gli israeliani uccisi durante il raid di Hamas del 7 ottobre. Ma Pedicini non è il solo nella sua battaglia. A Strasburgo è in buona compagnia. Contro la cancellazione di Hamas hanno votato anche i rappresentanti in Europa di Podemos, il partito della sinistra spagnola che sostiene il governo Sanchez. Podemos è il movimento politico di riferimento della ministra all'Uguaglianza Irene Montero con la quale ha litigato nei giorni scorsi il vicepremier Matteo Salvini. Tra i 21 no all'eliminazione della spietata organizzazione terroristica c'è quello della eurodeputata spagnola di sinistra Sira Rego, candidata alla presidenza del Parlamento europeo alle elezioni di metà mandato del gennaio 2022. E poi il belga Marc Botenga, rappresentante del Partito del Lavoro, noto alle cronache negli ultimi giorni per aver duramente contestato il presidente della commissione Ursula Von de Leyen: «Con il suo viaggio (in Israele) von der Leyen incoraggia Israele a commettere crimini di guerra», attaccava il politico belga. Un intervento rilanciato in Italia sulle pagine social de Il Fatto Quotidiano. Nell'internazionale di sinistra, contro la cancellazione di Hamas, c'è la francese Manon Aubry che un anno fa era preoccupata dalla «possibile vittoria dei fascisti in Italia». Quello di Pedicini non è l'unico caso politico che coinvolge le posizioni ambigue dei partiti italiani sul conflitto in Medio Oriente. La delegazione del Pd al Parlamento europeo si è spaccata (non è una novità) sul voto a un emendamento, presentato dall'estrema sinistra alla risoluzione contro Hamas. L'emendamento chiedeva di cessare immediatamente il fuoco in Medio Oriente. Il testo è stato bocciato con 419 voti. Tra gli 88 voti a favore spuntano quelli del M5s e di due eurodeputati del Pd: Massimiliano Smeriglio e Pietro Bartolo. Erano assenti al momento della votazione il capodelegazione dem Brando Benifei, Elisabetta Gualmini, Paolo De Castro e Giuliano Pisapia, che avevano già lasciato l'emiciclo.

Tra gli astenuti figura invece anche Beatrice Covassi del Pd, un ex diplomatica eletta nelle file dem.

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