Cronache

Liti continue: guardia giurata uccide la moglie e si spara

Liti continue: guardia giurata uccide la moglie e si spara

Ha ucciso la moglie e poi si è tolto la vita. Un altro caso di omicidio suicidio, un altro dramma familiare verificatosi a Cersosimo, in provincia di Potenza, uno dei Comuni più piccoli della Basilicata con circa 600 residenti.

L'omicidio è avvenuto ieri mattina intorno alle 9 nei pressi della scuola frequentata dal bambino della coppia. La donna, Angela Ferrara di 30 anni, aveva appena accompagnato, assieme alla madre, il figlio. Quello che è accaduto dopo non è ancora chiaro, ma proprio nelle vicinanze della scuola del figlio la donna è stata raggiunta da alcuni colpi di pistola che l'hanno uccisa, ferendo anche la madre.

I colpi provenivano dalla pistola del marito, Vincenzo Valicenti, guardia giurata di 41 anni. Dopo l'omicidio, l'uomo si è diretto verso la propria abitazione e si è tolto la vita. Secondo le prime ricostruzioni, riporta il Messaggero, la coppia stava vivendo una crisi coniugale e questo potrebbe essere il movente sul quale stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Senise. Sul posto sono intervenuti anche i militari della sezione scientifica di Potenza. La vicenda di Cersosimo è il terzo caso di omicidio suicidio avvenuto nell'arco di cinque mesi in provincia di Potenza e il secondo che coinvolge una guardia giurata. L'8 maggio scorso a Melfi Antonio Girardi, guardia particolare giurata di 33 anni, nel cuore della notte, intorno alle 3,30, ha ucciso la moglie Marina Novozhilova, 27enne di nazionalità ucraina, con la pistola di servizio e poi si è tolto la vita.

La coppia era sposata dal 23 ottobre dello scorso anno e la tragedia si è consumata nella loro abitazione in vico Gelso, nel centro storico.

Una dinamica analoga a quanto accaduto lo scorso 25 aprile a Potenza. Quel giorno poco dopo le 7, Giovanni Tramutola, vigile urbano in pensione di 67 anni, ha ucciso il figlio Giuseppe, 37 anni, nella loro villetta nel rione Betlemme, nei pressi della via Appia.

La polizia ha accertato che Giovanni Tramutola ha sparato più volte al figlio con una pistola legalmente detenuta e lo ha ucciso per poi puntarsi l'arma alla tempia e togliersi la vita.

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