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L'offerta di Pyongyang: addio alle armi nucleari. Trump si siede con Kim

Washington vuole che l'incontro tra i due leader avvenga in Europa, Svizzera favorita

L'offerta di Pyongyang: addio alle armi nucleari. Trump si siede con Kim

Pronto a lasciare il tavolo dei negoziati in caso di bluff da parte di Kim Jong-un: vuole giocare a carte scoperte Donald Trump in merito all'incontro con il leader nordcoreano, che si dovrebbe tenere entro i primi di giugno. L'avvertimento del presidente americano è ben preciso: «Se penserò che si tratti di un incontro non proficuo, non ci andremo. E se l'incontro ci sarà e non sarà proficuo, rispettosamente me ne andrò», spiega durante la conferenza stampa congiunta con il premier giapponese Shinzo Abe, ospite per due giorni nel suo resort Mar-a-Lago, in Florida. Il tycoon spera di vedere le due Coree vivere in pace, e assicura che «farà tutto il possibile perché l'incontro con Kim sia un grande successo, non solo per Usa, Nord e Sud, ma per tutto il mondo».

In vista dell'appuntamento, Trump ha inviato in missione esplorativa a Pyongyang, per sondare il terreno, l'ex direttore della Cia e segretario di Stato in pectore, Mike Pompeo. E l'avvertimento del Commander in Chief a Kim potrebbe essere proprio legato a qualcosa che lo stesso Pompeo gli ha riferito dopo la visita. Trump, comunque, afferma che Washington continuerà a portare avanti una campagna di «massima pressione» nei confronti della Corea del Nord, con dure sanzioni economiche, fino a quando non si sarà denuclearizzata. Parole con cui Abe si è trovato in totale accordo: «Solo perché Pyongyang sta rispondendo al dialogo, non ci dovrebbe essere nessuna ricompensa, bisogna mantenere la massima pressione». Il giovane leader nord-coreano, però, avrebbe deciso di rimuovere uno dei principali ostacoli dal tavolo delle trattative: non chiederà più agli Stati Uniti di ritirare le proprie truppe dalla Corea del Sud come condizione per la completa denuclearizzazione. A riferirlo è il presidente sudcoreano Moon Jae-in, e se la svolta fosse confermata ufficialmente da Pyongyang, potrebbe aprire la strada a un'accelerazione verso un accordo. Inoltre, il presidente Usa spiega che ci sono negoziati in corso sui tre americani detenuti in Corea del Nord e c'è una buona possibilità di farli tornare. Oltre a promettere ad Abe di volerlo aiutare a liberare i cittadini giapponesi detenuti da anni nel Paese.

In attesa dello storico incontro tra Trump e Kim, i due leader si ritrovano insieme nella classifica delle cento persone più influenti al mondo stilata come ogni anno da Time. E accanto a loro c'è pure un altro attore fondamentale nella partita coreana, il presidente cinese Xi Jinping. Nel frattempo continuano le discussioni sul luogo in cui il vertice dovrebbe avere luogo: un alto funzionario americano ha detto a Nbc News che sono state già escluse Pyongyang, Pechino e la capitale della Mongolia, Ulan Bator, per problemi di sicurezza. Gli Usa stanno spingendo per una città più neutrale, preferibilmente in Europa, e tra le prime scelte ci sarebbe la Svizzera.

Sul fronte interno, invece, per The Donald potrebbero spuntare altre grane dall'ex coniglietta di Playboy Karen McDougal, che ora è libera di parlare della presunta relazione che avrebbe avuto con lui nel 2006. A stabilirlo è un accordo con America Media, la società editrice del National Enquirer che nell'agosto del 2016 le aveva pagato 150 mila dollari per acquistare in esclusiva i diritti sulla storia, poi mai pubblicata. Secondo i detrattori un modo per evitare che la vicenda diventasse di dominio pubblico durante le presidenziali. L'accordo, però, mette fine pure alla causa intentata dalla donna contro la società per contestare il contratto, evitando che Trump possa essere trascinato nella disputa legale.

L'ex coniglietta - che ha detto di essere stata innamorata di Trump e di aver avuto con lui decine di rapporti sessuali non protetti - per ora spiega di non aver intenzione di vendere i diritti della storia a un altro giornale.

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