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In Lombardia via alla "Tea" per la coltura del riso

Coniugare anche in agricoltura ricerca e tradizione

In Lombardia via alla "Tea" per la coltura del riso

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Coniugare anche in agricoltura ricerca e tradizione. È questo l'obiettivo della sperimentazione delle Tea, le tecniche di evoluzione assistita, in Lombardia su una piantagione di riso in 28 mq di un terreno di 400 mq totali. «È un passo importantissimo che è fondamentale conoscere e divulgare, perché può rappresentare una svolta per il mondo agricolo», ha detto il senatore meloniano Luca De Carlo, presidente della commissione Agricoltura in Senato, nel corso della conferenza stampa dal titolo: «Rivoluzione in campo sulle tecniche di evoluzione assistita». Il senatore di FdI, promotore dell'emendamento al Decreto siccità che autorizza la sperimentazione della Tea al di fuori dei laboratori, ha ringraziato l'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia Alessandro Beduschi e il governatore Attilio Fontana per la partecipazione alla conferenza e per il loro «pragmatismo» sul tema della Tea. Il presidente Fontana, in collegamento video, ha parlato della fondazione costituita presso Riccagioia, fattoria di proprietà della Regione in provincia di Pavia e ha sottolineato: «Insieme possiamo creare una situazione di miglioramento a beneficio dei cittadini e degli agricoltori che, purtroppo, a causa dell'ideologia, hanno subito attacchi e difficoltà che noi vogliamo eliminare». De Carlo, parlando a margine della conferenza stampa, ha spiegato al Giornale che la maggioranza di centrodestra ha un approccio diverso da quello della decrescita felice «che non è mai felice» dei governi precedenti: «Noi - ha detto il presidente della commissione Agricoltura - crediamo nell'innovazione, nella ricerca, nella scienza, nella tecnica per produrre di più e produrre meglio».

L'assessore all'Agricoltura, Alessandro Beduschi, nel corso del suo intervento ha spiegato che questa sperimentazione sarà utile anche per combattere il brusone, la nota infezione fungina «che riesce a limitare moltissimo le rese di riso e rende difficile la sovranità alimentare del riso stesso, un'eccellenza italiana che rischia di spegnersi».

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