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Concorso Rai, la rabbia ​dell'Ordine dei giornalisti

Ira di Enzo Iacopino, presidente dell'Odg, per la disorganizzazione sul concorso che dovrebbe portare all'assunzione di cento giornalisti

Concorso Rai, la rabbia ​dell'Ordine dei giornalisti

Mamma Rai assume, i giornalisti insorgono. Con più di un anno di ritardo, il 9 giugno, per i circa 5000 partecipanti al concorso è arrivata la lettera di convocazione per il primo luglio a Bastia Umbria. Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine dei giornalisti, da giorni usa la sua bacheca Facebook per denunciare la disorganizzazione con lui la Rai sta gestendo la situazione.

Dapprima ha, giustamente, criticato lo scarso preavviso di soli 22 giorni “dopo un arrogante silenzio durato 13 mesi e più” e poi la location scelta: “Bastia Umbra, cittadina importante nella quale ci sono 11 strutture alberghiere (alcuni piccoli agriturismo) con le stanze già occupate al 57 per cento”.“È stata fatta una gara - ha scritto Iacopino a caldo due giorni fa - senza preoccuparsi minimamente dei problemi dei partecipanti. Non era difficile né impossibile inserire nel bando condizioni che li tutelassero. Tutti dovranno avere una macchina a disposizione. Tutti dovranno mettere significativamente le mani al portafogli per trovare una sistemazione in albergo. Chi ha lauti stipendi certamente non avrà fatto questo calcoli: che cosa volete gli importi”.

Concetto ribadito anche in un altro post: “Una buona notizia. Avrete difficoltà (anche economiche) a raggiungere Bastia. Ne avrete di altre per trovare dove dormire. Ma, tranquilli, il parcheggio non sarà un problema. Mi assicurano che c'è un'area davvero capace di ospitarvi tutti, nella zona della Fiera. Che dite? Non c'è posto in albergo. Beh se lo chiedete alla Rai, i più cortesi vi risponderanno che potreste farvi prestare un camper (lo so, non c'è niente da ridere, ma sono imbufalito e cerco di ricorrere all'amara ironia per evitare di usare parole ancor più forti)”. Gli ultimi due post di poche ore fa sono dedicati alle stranezze che investono il concorsone Rai. Il primo riguarda una giornalista pubblicista che è stata ammessa al concorso, pur non essendo per l'appunto professionista, mentre la seconda storia, per Iacopino, è una vera perla. “Una collega di 68 anni (la foto del post non è molto chiara) – racconta il presidente dell’Odg nel suo ultimo post - ha ricevuto la convocazione. Ha sbagliato lei nello scrivere i dati anagrafici al momento della domanda? È stata volutamente .... discola? Oppure nessuno ha fatto alcun controllo? Già, in effetti hanno avuto poco tempo: solo 13 mesi! Ben 12 domande da verificare per ogni durissima giornata di lavoro.

Se la collega, come ipotizza, deciderà di presentarsi a Bastia Umbra la prego di farmelo sapere in privato: voglio essere testimone oculare della scena”.

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