Politica

Lottomatica scommette sui giovani

Gian Maria De Francesco

Roma «Investiamo più di mezzo milione di euro per la formazione di cento ragazzi». L'amministratore delegato di Lottomatica Holding, Fabio Cairoli, ha presentato così l'impegno concreto in «Generazione Cultura», l'iniziativa promossa dal Gioco del Lotto in collaborazione con il ministero dei Beni culturali e la Luiss Business School. Il progetto è destinato a 100 neolaureati di età inferiore ai 27 anni, selezionati attraverso un bando pubblico (online sul sito www.generazionecultura.it) tramite il quale avranno la possibilità di frequentare circa 200 ore in sei settimane d'aula di formazione presso la Business School dell'università Luiss di Roma. Completata la formazione, 25 istituzioni culturali distribuite su tutto il territorio nazionale ospiteranno i giovani per uno stage retribuito di 6 mesi. A completamento del percorso, i partecipanti si misureranno in una gara nella quale proporranno le loro idee di impresa culturale. Fino a dieci tra le migliori idee saranno sostenute da Il Gioco del Lotto e da Luiss Business School in tutte le fasi di preparazione del business plan.

«Un Paese che non investe sui giovani si grava di una pesante ipoteca», ha aggiunto Cairoli, sottolineando come «un'istituzione dello Stato come il ministero dei Beni culturali abbia aderito a un progetto privato, un fatto non ovvio anche in considerazione della demagogia a buon mercato che spesso prende di mira il settore del gioco». Il direttore generale Educazione & Ricerca del ministero, Francesco Scoppola, ha rimarcato come «un investimento in beni culturali produca ricadute di valore 12 volte superiore a quello delle risorse impiegate dopo un solo anno: nessuno altro settore ha questa particolarità».

Paolo Boccardelli, direttore della Luiss Business School, ha evidenziato come Generazione Cultura rappresenti «una grande opportunità di crescita personale e professionale per i giovani che faranno parte di questo progetto e uno strumento attraverso cui valorizzare il nostro immenso patrimonio artistico».

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