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L'ultima gaffe di Di Maio sull'Ue: confonde Consiglio e Commissione

"Enrico Letta commissario Ue? No, grazie". Così Luigi Di Maio sull'ipotesi ventilata ieri da Repubblica. Che però non parlava della Commissione, bensì del Consiglio Europeo. Due cose molto diverse. Ma forse Giggino non lo sa

L'ultima gaffe di Di Maio sull'Ue: confonde Consiglio e Commissione

Per Luigi Di Maio, come noto, la gaffe è la specialità della casa. Senza andare troppo indietro nel tempo, molti ricorderanno la sua memorabile definizione della Francia come "democrazia millenaria". Segno evidente della cultura politica limitata del vicepremier grillino che, evidentemente, non ha alcuna nozione di diritto costituzionale comparato. Figuriamoci di diritto dell'Unione Europea, tema che di recente ha appassionato perfino la senatrice M5s Paola Taverna, alle prese con la preparazione del relativo esame per l'Università. "Studiando la materia – ha spiegato - capisci che dietro l’Unione c’era una grande architettura, in parte snaturata. Ho corretto molte opinioni mie opinioni estremistiche, che non erano fondate su dati di fatto". Un po' di studio farebbe bene anche a Di Maio.

Che stamattina, su Facebook, ha pubblicato un post in cui ha rassicurato i suoi elettori sull'ipotesi - ventilata nelle ultime ore da Repubblica e ripresa da altre testate - della nomina dell'ex premier Enrico Letta alla presidenza del Consiglio Europeo.

"Tutta la mia solidarietà, mai venuta meno, all’ex presidente del Consiglio Enrico Letta (e sapete a cosa mi riferisco...), ma nel ruolo di commissario Ue per l’Italia no, grazie. Lo preciso perché oggi su qualche giornale viene riportata questa curiosa e bizzarra fantasia", ha scritto il capo politico del M5s. Fermi. "Commissario Ue". Così ha scritto Giggino. Distrazione o errore di interpretazione dettato da una scarsa, se non nulla, conoscenza della struttura istituzionale dell'Europa? Ad accorgersene sono stati diversi utenti.

Come Andrea Piazza, che ha commentato così l'ultimo post di Di Maio: "Confonde Commissione e Consiglio Europeo. E il Paese di provenienza non ha il potere di veto sulla nomina del presidente del Consiglio Europeo, scelto dai capi di Stato e di governo in piena libertà. È già successo con Donald Tusk, su cui c'era il veto della premier polacca. Semplicemente lei, Di Maio, non sa ciò di cui parla e scrive. Per l'ennesima volta...". Colpito e affondato, il povero Giggino. A cui forse servirebbe ripassare le basi del diritto dell'Unione Europea. O studiarle. Chieda pure alla Taverna. Se non ci si dà una mano tra colleghi..

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