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L'ultima sfida di Lucano a Salvini: ​"L'accoglienza la faremo da soli"

"Costruiremo uno nuovo Sprar - dice Mimmo Lucano in un'intervista al manifesto - autogestito e autosufficiente". E su Salvini: "E' ossessionato da tutto ciò che è umano"

L'ultima sfida di Lucano a Salvini: ​"L'accoglienza la faremo da soli"

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, "è ossessionato da tutto ciò che è umano". A parlre in questo modo è il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, in un’intervista a Il Manifesto. "Prendiamo la crociata contro quelli che lui spregevolmente definisce negozi etnici oppure pensiamo al caso delle mense scolastiche", ha detto il sindaco agli arresti domiciliari per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, "con lui c’è una regressione della coscienze. La barbarie non è mai stata così vicina come con questo governo".

Pur in difficoltà e provato, per la detenzione domiciliare, Lucano è agguerrito: "È ora di cambiare marcia. Creeremo un nuovo Sprar, autogestito e autosufficiente. Pagheremo prima i debiti che a causa di questo sistema farraginoso abbiamo contratto e poi ognuno per la sua strada. Se il Viminale non ha fiducia in noi, l'accoglienza la facciamo da soli, con il crowfunding, con la solidarietà. A Lodi hanno in una settimana racimolato i soldi, negati da Salvini, per le mense dei bimbi dei rifugiati, questo è l'esempio. È necessario ritrovare l'entusiasmo ma il modello Riace sopravviverà, nessuno sarà obbligato ad andarsene. Metteremo a sistema tutte le strutture che abbiamo costruito, a prescindere dai finanziamenti Sprar".

Il sindaco di Riace si sente preso di mira: "Sono vittima di un disegno ben preciso che parte da lontano e che prescinde anche dalla magistratura. Contro di me c'è stata una vendetta di alcuni ispettori e di alcuni pezzi grossi del servizio Sprar. A me contestano un matrimonio che hanno definito 'combinato' anche se di combinato non c'è nulla, ma a Minniti perché non viene mai contestata l'ecatombe di migranti in Mediterraneo o la deportazione di africani nei campi di tortura libici? La risposta io ce l'ho: perché noi siamo gli ultimi, e non contiamo nulla.

Ma verrà il tempo in cui questi ultimi, questi 'zero' come mi ha affettuosamente definito Salvini, si ribelleranno".

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