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L'ultimo delirio di Di Battista

L'ex parlamentare M5s torna a spargere livore contro Berlusconi. Poi aizza Salvini: "Spero si stacchi dal Cav". FI: "Ipocrita"

L'ultimo delirio di Di Battista

L'ennesimo delirio. Alessandro Di Battista continua a dispensare offese nei confronti di Silvio Berlusconi. Questa volta lo fa dal palco del festival del giornalismo di Perugia.

"Io dico no a Forza Italia e dico no a Berlusconi. Forza Italia è Berlusconi, è un partito padronale ed è l'emblema del berlusconismo, di quello spirito che ha pervaso e contaminato questo Paese dell'illegalità e della distruzione morale", tuona il grillino fresco di incarico da reporter per il Fattoquotidiano. E in effetti le sue parole rispecchia la linea del giornale di Travaglio che oggi ha tirato fuori dal cilindro una prima pagina piena di livore dando del "delinquente" al leader di Forza Italia.

Ma Di Battista nel suo monologo prova ad aizzare il leader della Lega Nord. "Salvini ieri sembrava Dudù. Lui muoveva la bocca, ma era un ventriloquo, a parlare era Berlusconi. Salvini è costretto a un timore reverenziale nei confronti di Berlusconi, invalidante per lui, che ha fatto un risultato straordinario. Dovrebbe avere il coraggio di staccarsi, ma forse non può farlo, magari non sappiamo alcune cose, si parla di fideiussioni, quattrini dati alla Lega, non lo so".

Poi ribadisce ancora una volta il suo veto nei confronti di Forza Italia: "È giusto rispettare chi sta portando avanti il lavoro ma in nessun paese al mondo un ineleggibile e incandidabile, sbattuto fuori dal Parlamento, con una condanna per frode fiscale e finanziatore acclarato di un'organizzazione criminale che ha fatto saltare in aria Falcone e Borsellino, avrebbe ancora questo potere e questa capacità di tessere trame e costringere Salvini a un timore reverenziale nei suoi confronti. Non so come fa Forza Italia a rimanere legata a questo personaggio. Questi di Fi dicono riconoscete Berlusconi. Mi date una foto segnaletica e io forse lo riconosco, perché è un condannato incandidabile e ineleggibile".

Infine il grillino aggiunge: "Il M5s non teme le elezioni, abbiamo dimostrato una forza molto grande, ma credo sia complicato tornare al voto con questa stessa legge. Spero si possa trovare una soluzione per il bene del Paese".

Le sue dichiarazioni hanno scatenato le prime reazioni del centrodestra. "Di Battista è un ipocrita a Cinque stelle: dileggia Berlusconi, abbeverandosi alla fonte del peggiore antiberlusconismo, ma poi non disdegna di pubblicare, e guadagnare, i suoi libri con la Mondadori. Francamente speravamo di esserci messi alle spalle le peggiori pagine della Seconda Repubblica, quelle dell'attacco mediatico ed ossessivo al leader di Forza Italia. Ed invece dobbiamo ricrederci, il M5S non è altro che il vecchio che avanza e che punta solo a seminare odio, rancore e rabbia", dichiara il senatore di Forza Italia, Renato Schifani.

Per il democratico Michele Anzaldi la frase "Salvini è come il cane Dudù" è un siluro targato M5s alla leadership di Luigi Di Maio, che con Salvini tratta e spartisce poltrone da oltre un mese puntando a fare il governo insieme".

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