Cronache

L'ultimo disastro di Roma: acqua razionata di notte

Rubinetti a secco dalla mezzanotte alle 5 del mattino. È emergenza idrica dopo il caos su rifiuti, buche e bus

L'ultimo disastro di Roma: acqua razionata di notte

Niente acqua a Roma. Un settembre nero per l'amministrazione della capitale e per i suoi abitanti. L'estate non è finita e i guai per la sindaca Raggi continuano. Dopo i rifiuti abbandonati ovunque, il deficit dell'Atac, la municipalizzata per i trasporti, e le strade colabrodo i romani devono fare i conti con la mancanza di acqua. Rubinetti a secco tra la mezzanotte e le 5 del mattino nella capitale e nel comune di Fiumicino. Autobotti, invece, per ospedali e tutte le strutture che hanno bisogno di un approvvigionamento continuo. Lo ha deciso l'Acea Ato2, la società al centro delle polemiche per il drammatico abbassamento del lago di Bracciano e su cui la procura di Civitavecchia ha aperto un'inchiesta iscrivendo nel registro degli indagati il presidente Paolo Saccani. «Un piano di riduzione controllata - comunica Acea - delle pressioni della rete idrica nelle sole ore notturne per i Comuni di Roma e Fiumicino ()».

Per Acea l'acqua potrà mancare ai piani alti degli edifici e nelle zone idraulicamente più sfavorite, per le quali potrebbe non essere escluso lo svuotamento delle condotte con l'intorbidimento dell'acqua al mattino. Un provvedimento drastico, motivato dalla siccità: il 70 % di pioggia in meno rispetto agli ultimi 3 anni. Una situazione drammatica e che coinvolgerà anche l'aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci, quello di Ciampino e il litorale romano, da Fregene a Castelporziano. Un mese fa la sentenza del Tribunale delle Acque che ha accolto il ricorso del sindaco di Roma sulla decisione della Regione Lazio di interrompere, il primo settembre, la captazione delle acque lacustri in quanto su Bracciano è dichiarato lo stato di calamità. Insomma, un autunno caldo e, soprattutto, a secco quello che 4 milioni di romani dovranno sopportare al rientro dalle ferie. Dal disastro annunciato, per il primo cittadino, della raccolta e smaltimento dei rifiuti al caos trasporti.

Un problema mai risolto e che nelle prossime settimane potrebbe giungere a un punto di non ritorno con la chiusura definitiva dell'impianto di Malagrotta, tanto da chiedere un intervento del presidente dell'Anac Raffaele Cantone. Per continuare con la débâcle dell'azienda dei trasporti urbani, l'Atac, non più in grado di assicurare l'efficienza dei bus per carenza cronica di denaro. Un buco da un milione e 300mila euro che il Campidoglio, il 7 settembre, cercherà di appianare. Come? Chiedendo una tregua ai creditori.

Per non parlare dell'allerta terrorismo, altra spina nel fianco di una metropoli oramai al collasso. E sul programma di ridurre l'acqua il ministro della Salute Beatrice Lorenzin chiede se sia stato verificato l'impatto di ciò su ospedali, residenze sanitarie e socio sanitarie, comprese quelle dove sono ospitati animali.

Il ministro chiede ad Acea immediati chiarimenti dopo aver appreso la notizia dagli organi di stampa: «Per evitare - spiega il ministro Lorenzin - che ciò comporti pregiudizi per la continuità dei servizi sanitari essenziali, e se questa decisione sia stata concordata o partecipata con la Regione Lazio».

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