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L'ultimo incarico di Tonino: consigliere del sindaco

Di Pietro sarà il consigliere del sindaco di Altamura (Bari)

L'ultimo incarico di Tonino: consigliere del sindaco

Un “dinosauro” della Seconda Repubblica sta per imprimere la sua vasta orma nella “valle” di Altamura in Puglia. È Antonio Di Pietro, ex pm dell’inchiesta “Mani pulite”, ex ministro, fondatore dell’Italia dei Valori. Protagonista assoluto degli anni di Tangentopoli, “Tonino” piomberà a gennaio nel centro del Barese – 70 mila abitanti – a pochi chilometri da “Cava Pontrelli”, la più grande valle europea nella quale sono conservate impronte dei grandi rettili dominatori della preistoria (25mila impronte risalenti a 70 milioni di anni fa). Un fiore all’occhiello della comunità, ci tiene a dire il sindaco di Altamura Giacinto Forte, 46 anni, professione insegnante, già consigliere regionale, ex Idv, eletto in una lista civica a metà del guado del centrodestra pugliese frantumato dai troppi no di Raffaele Fitto. Parlando di “Cava Pontrelli” e dell’acquisizione del sito grazie ai fondi europei e regionali: “Fatti, non parole”, gli si illuminano gli occhi e si sente nella voce un secco colpo di frusta verso tutti i detrattori dell’ultim’ora. A cominciare dalla parlamentare del Pd, Liliana Ventricelli, che nei giorni scorsi ha sollevato un interrogativo da girare direttamente a Di Pietro: “Ma lo sa che il sindaco Forte è di centrodestra? O l’orientamento del primo cittadino è cambiato?”. Forte temporeggia parlando di archeologia, ma poi parte all’attacco: difende l’”amico Di Pietro” e affonda il colpo contro tutti coloro i quali criticano “la scelta di Giacinto”: “Le opposizioni hanno detto che non mi fido dei miei assessori; falso perché mi fido di tutti. Hanno detto che chiamo il simbolo di “Mani pulite” perché Altamura è una città mafiosa. Assurdo. Sono stanco di leggere stupidaggini su stupidaggini – spiega il sindaco – e torno chiedere: chi ha mai detto che Di Pietro sarà il consulente del comune di Altamura? lui farà parte dello staff del sindaco.

È ben diverso dalla carica di consulente del Comune. Di Pietro sarà il consigliere del sindaco. La collaborazione nasce da un'amicizia che mi vede vicino a lui da quasi dieci anni. Nel mio staff ci sono una segretaria, un segretario, un avvocato e l'onorevole Antonio Di Pietro con le sue competenze e la sua professionalità indiscutibili. Lui metterà tutto questo a disposizione del sindaco di una delle città più belle della Puglia, anzi d'Italia. Mi "servirò" della sua esperienza per chiedere consigli. Di Pietro sarà presente ad Altamura, ripeto, a titolo gratuito, tutte le volte che il sindaco lo riterrà opportuno. Ho intenzione di portare avanti un project financing per la città, chi meglio di un ministro della Repubblica, che ha avuto funzioni nelle infrastrutture pubbliche, può dare consigli? Un sindaco non potrebbe che essere orgoglioso e onorato di nominare una persona come Di Pietro consulente personale o nel suo staff. Solo di questo si tratta, ma da qui ricamare chissà cosa o che Altamura sia una città mafiosa e che quindi il sindaco si serve di mani pulite o che ad Altamura il sindaco non si fida della sua amministrazione, ripeto, ce ne vuole. E io – conclude il sindaco Forte ­ vado avanti sulla mia strada”. Questa la “versione di Giacinto”, a metà del guado tra il centrodestra e la murgia. Il “servizio permanente effettivo” di quel che fu il pm principe di “Mani pulite” ad Altamura partirà a metà gennaio. Di Pietro nello staff del sindaco di una città che ha vissuto pesanti turbolenze criminali e nella quale, in passato, si è indagato su intrecci tra mafia e politica, con tanto di processi e tanto di assoluzioni. Pensare a “Tonino” come a un “nume tutelare” del sindaco Forte o una specie di commissario anti­corruzione fa parte delle fantasticherie di qualcuno, dice il primo cittadino.

Al parco dei dinosauri, intanto, si aspetta l’ultima impronta.

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