Cronache

L'ultimo studente? Ora diventa un eroe dei social

Hugo Blanchet è l'unico nella facoltà a studiare Latino e Greco. La sua storia conquista il web

L'ultimo studente? Ora diventa un eroe dei social

Partiamo da una domanda: come mai l'universitario Hugo Blanchet, a 29 anni, non ha ancora terminato il dottorato di ricerche in Lettere classiche?

Esteticamente Hugo (barba, codino, tatuaggi, ecc.) ricorda più un figlio dei fiori che un figlio della Schola Latina o dell'Accademia di Platone. Ma il look non può essere ritenuto prova di «colpevolezza», quindi non ne terremo conto. Sarà quindi il caso di passare ad altro. I detrattori di Hugo sostengono che lui non sia propriamente una cima, mentre i suoi estimatori lo difendono: «È vittima delle circostanze»; già, ma quali «circostanze»?

Il giornale francese Le Parisien ha dedicato a Blanchet un ampio servizio, descrivendolo addirittura come un «divo di twitter». Premesso che, oggi come oggi, per diventare un «divo» social basta poco, va riconosciuto a Hugo una notevole perspicacia, soprattutto nei meccanismi che sul web finiscono col far venire l'acquolina in bocca ai media. Hugo, nello struggente storytelling messo in piedi sulla sua pagina facebook, mostra infatti di conoscere bene i polli dell'informazione. E allora ecco le «foto choc» di lui «ultimo irriducibile studente» asserragliato nella «biblioteca abbandonata» del «dipartimento ormai smantellato». I suoi colleghi si sono imboscati nelle scuole a insegnare Lettere, ma lui no: sta ultimando la tesi su «Le divinità minori del mondo italico», sognando un futuro da grande ricercatore, mica un modesto presente da piccolo docente. Aspirazione più che legittima, se non fosse che gli equilibri nella sua facoltà nell'Università di Limoges sono ormai diventati delicati quanto, o forse più, di una preziosa ceramica. I prof che dovrebbero seguire Hugo nell'ultimo tratto del suo percorso accademico sembrano per lo più essere stati risucchiati nel buco nero della crisi che ha ridotto il Latino e il Greco a stelle prive di luce. Per richiamare nella loro orbita almeno un raggio di interesse, Hugo si è trasformato nell'«ultimo vietcong» (o «dei moicani», se preferite il genere indiano), determinato a combattere anche se la guerra è finita da un pezzo. Sul campo restano tanti caduti, ma alle «lingue morte» l'universitario Blanchet non intende rassegnarsi. Per Hugo la battaglia continua, altro che deporre le armi. Blanchet è fiducioso. In che cosa? Leonardo Martinelli, su La Stampa, spiega: «Emmanuel Macron e il suo ministro della Pubblica istruzione, Jean Michel Blanquer, hanno deciso di aumentare le ore di lezione e di farne una specialità possibile (Lingue e culture dell'antichità) tra quelle disponibili da settembre prossimo, nel quadro della riforma del liceo. All'inizio non era prevista. Forse hanno visto i post di Hugo».

Blanchet è felice; pare che - nel bar a fianco alla «sua» biblioteca deserta - lo abbiano visto brindare, circondato da esili ma sinuose ombre femminili: che siano quelle delle divinità minori del mondo italico?

Commenti