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Giuseppi cambia il look del Movimento 5 Stelle. ​Ma rischia un altro flop

Resta il problema del limite del doppio mandato, che già tante discussioni ha creato all'interno della compagine grillina

Giuseppi cambia il look del Movimento 5 Stelle. ​Ma rischia un altro flop

Grandi manovre in casa CinqueStelle, con Giuseppi che, secondo i commenti di alcuni dei grillini più informati di quanto sta accadendo, continua a lavorare sottotraccia per dare nuovo smalto al partito.

Così sottotraccia che in tanti iniziano a sentirsi messi da parte per non venir coinvolti nel restyiling. "Tu, Giuseppe, da quant'è che non lo senti?", si sarebbe chiesto qualcuno, stando a quanto riferito da "Repubblica". Ma il sedicente avvocato del popolo, dopo aver nuovamente abbandonato la cattedra, starebbe agendo di proposito a fari spenti: "Ha lavorato al progetto per il nuovo Movimento in modo molto coperto per non fare favoritismi, per non dare adito a sospetti", commenta invece qualcuno che continua ad intrattenere rapporti con l'ex premier.

La chiaccherata con Grillo a Bibbona ha permesso di gettare le basi per il nuovo Movimento, che scoprirà le proprie carte domani all'assemblea in programma su Zoom alle ore 21:30. La preferenza per il sistema elettorale maggioritario sembra non essere più un mistero, tanto da divenire pure argomento del colloquio avuto col nuovo segretario dem Enrico Letta, sulla stessa linea d'onda degli alleati. Il traguardo verso cui puntano, procedendo a braccetto, Pd e CinqueStelle (come sono lontani i tempi del "mai col partito di Bibbiano") sono le amministrative di ottobre. Resta il problema Roma, per il quale non risulta raggiunto nessun accordo, ma non sono da meno le situazioni di Napoli, Torino, Bologna e Milano

Nuova vita nuova immagine, magari così ci si dimenticherà di associare le parole udite per anni al simbolo di un partito che se ne è distanziato in modo evidente: al posto di "blog delle stelle" (anche questo svuotato ormai di significato) comparirà la scritta "2050", strettamente connessa alla svolta ecologica e verde di cui la compagine grillina vuole farsi portavoce nel disperato tentativo di mantenere almeno un carattere distintivo rispetto agli alleati.

Forte dell'impatto, a suo dire, positivo sull'opinione pubblica rappresentato dalle sue dirette, Giuseppi preme per mantenere il suo inconfondibile stile comunicativo per raggranellare ulteriori consensi. Ma la parola d'ordine (i casi di Dibba, Lezzi e Morra fanno da esempio a cui non guardare) è "volemose bene" ed evitiamo i conflitti tra di noi: basta scontri e stilettate, specie se in diretta tv, e stop alla nascita di correnti alternative che rischino di minare la linea unica che il partito deve perseguire. Dovrebbero (l'uso del condizionale è d'obbligo) mancare due anni alle prossime politiche, ed il Movimento ha tutto il tempo per rimettersi in forma e superare la "prova costume"

Resta da sciogliere, tuttavia, il nodo del rapporto coi "big" del partito, che avrebbero chiesto a Giuseppi di circondarsi di persone addentro il Movimento per poter ricevere il giusto supporto e sapere come interagire con le varie parti. Probabile che i dirigenti chiedano di più di un semplice discorso di incoraggiamento, magari con qualche chiarimento in merito alle nuove strutture del partito ed ai ruoli che dovrebbero spettare a ciascuno. E qui torna il problema del limite del doppio mandato, confermato dal comico genovese ma inviso a numerosi grillini, che non hanno fatto mistero del loro mal di pancia nelle chat interne del Movimento.

Insomma, tutto pronto per la svolta, ma i nodi devono ancora venire al pettine.

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