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Quella madonnina di Medjugorje che non è mai arrivata all'ospedale

E Brosio rivela gli incontri con papà Tiziano in Bosnia: "È dispiaciuto"

Quella madonnina di Medjugorje che non è mai arrivata all'ospedale

Firenze - Una statua voluta, fortissimamente. Anche a costo di tornare a bussare a porte fino a quel momento rimaste chiuse. Se di solito sono i fedeli a chiedere una grazia alla Madonna perché questa interceda nelle vicende terrene, nel caso dell'inchiesta Consip che coinvolge Tiziano Renzi sembra che per una volta i ruoli si siano curiosamente invertiti: sarebbe stato infatti il padre dell'ex premier a cercare un'intercessione a favore della Madonna. Nello specifico, di quella di Medjugorie.

Un'effigie della Vergine che l'amico Carlo Russo avrebbe tanto voluto vedere posizionata all'ingresso dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, e la cui causa Renzi senior avrebbe sposato, perorando addirittura l'intervento dell'ad di Consip, Luigi Marroni, all'epoca dei fatti assessore regionale alla Salute. Tuttavia quella statua della Madonna di Medjugorie al Meyer non è mai stata piazzata: già all'epoca della prima richiesta arrivata dall'associazione «Cireneo», gruppo di preghiera che si riunisce periodicamente al Meyer dall'ospedale fiorentino arrivò un cortese ma deciso rifiuto, condiviso con le alte sfere della gerarchia cattolica.

I vertici del nosocomio, infatti, decisero di lasciar decadere la proposta anche in considerazione del fatto che la struttura è dotata di uno spazio multiconfessionale nel quale possono pregare e raccogliersi i piccoli e le loro famiglie di diverse fedi. Nonostante quel rifiuto, esattamente un anno fa Renzi senior incontrò Marroni in piazza Santo Spirito, a Firenze almeno questo è quanto l'ex assessore ha raccontato ai pm e provò a chiedergli di «accontentare» le richieste di Carlo Russo, persona di fiducia che proprio Tiziano Renzi gli avrebbe presentato all'ad di Consip in precedenza. La richiesta, secondo il padre dell'ex premier, era legata al posizionamento della statua. Non a caso, la sua devozione verso la Vergine di Medjugorie è stata confermata da Paolo Brosio, che ieri alla radio ha ribadito di aver incontrato Tiziano Renzi e la moglie nella città slava e di aver pregato insieme, ma di non sapere nulla della fatidica statua: «Nei giorni scorsi ci siamo sentiti, l'ho trovato dispiaciuto».

Su quel fronte, comunque, nemmeno l'intervento di Renzi senior sortì effetti, perché come hanno spiegato dal Meyer - piazzare un simbolo religioso come la statua della Vergine avrebbe de facto vanificato il lungo e condiviso percorso che ha portato l'ospedale ad avere uno «Spazio dello spirito», un luogo di raccoglimento e preghiera al servizio di tutte le religioni. Anche se con le sue ampie navate il nuovo Meyer può ricordare un'immensa cattedrale, infatti, tutti i simboli religiosi sono raccolti in un unico punto, col risultato che al Meyer oggi è possibile pregare fianco a fianco con persone di altro credo, in un equilibrio che ha sempre retto.

Tiziano permettendo.

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