Cronache

"Via la maglietta antifascista". Picchiati a sangue

Le vittime indossavano t-shirt con la scritta «Cinema America». La solidarietà della Raggi

"Via la maglietta antifascista". Picchiati a sangue

Roma «Zecche toglietevi la maglietta». Prima in due, poi in quattro. Alla fine, a prendere a calci, testate e bottigliate quattro giovani con la maglia bordeaux del Cinema America, sono in dieci. Tutti al grido di Antifascisti via da qui. Ancora un'aggressione al centro di Roma. Trastevere, cuore della movida. È quasi l'alba di ieri quando alcuni giovani passano a piazza Trilussa. Eravamo in zona San Francesco a Ripa - racconta in un post di Facebook David Habib, 20 anni, due hanno iniziato a insultarci. In pochi minuti sono diventati quattro e dopo una decina, non siamo riusciti né a scappare né a difenderci. Motivo di tanta violenza? Quella T-shirt rosso scuro con il logo dell'associazione culturale: un leone e la scritta Rione di Trastevere. «Non abbiamo nemmeno risposto alle loro provocazioni - continua Habib -. Non ho tolto la maglietta e la conseguenza è stata una testata sul naso che va operato d'urgenza. Avevano già deciso di aggredirci». Secondo il racconto dei giovani il gruppo di picchiatori li seguiva. Una volta circondati, il pestaggio a sangue. Non è la prima volta che succede. Il 19 giugno di due anni fa a rimetterci il naso è un 18enne che cammina su viale Manzoni, all'Esquilino. Anche in questo caso motivo del pestaggio è la maglietta bordeaux del Cinema America. Un simbolo per qualcuno. «Trastevere è un punto di riferimento e luogo di aggregazione per tutti. Non smetteremo di frequentare i territori di questa città liberamente e di rivendicare le nostre idee, come non smetteremo di partecipare alle proiezioni a San Cosimato» concludono le vittime dell'aggressione. Per il presidente del Piccolo America, Valerio Carocci, «Un atto gravissimo, una vera e propria aggressione squadrista». Ironia della sorte, proprio sabato sera era presente alla proiezione del suo ultimo film, First Reformed, Paul Schrader regista statunitense di American Gigolò e Cat People, solo per citarne alcuni. Schrader mentre cammina per Trastevere con i ragazzi del Cinema America incontra il regista Paolo Sorrentino. E posta: «Ho trascorso due giorni a Roma. Prima osservazione: la vita in strada a Trastevere è la più vibrante di ogni altro posto in cui sia mai stato. La città è ricoperta da orribili graffiti come se ne vedevano a New York negli anni 70».

La Digos, dal canto suo, sta lavorando da ore alla ricerca degli aggressori. Stando alle testimonianze del ragazzo, ex studente del Virgilio, si tratta di trentenni romani. La polizia ha acquisito i referti del pronto soccorso e le riprese delle telecamere nel tratto tra San Francesco a Ripa e piazza San Calisto. Habib, ricoverato al Fatebenefratelli sull'isola Tiberina, ha riportato la frattura scomposta della piramide nasale. Un suo amico una ferita da taglio su un sopracciglio. Immediate le reazioni. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti twitta: «Siano al più presto individuati gli squadristi di questa notte».

«Piena solidarietà ai ragazzi del Cinema America aggrediti - scrive su Twitter la sindaca Raggi -.

Roma è una città aperta e inclusiva».

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