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Di Maio avvisa Salvini: "Stufo di litigare". E poi difende Dibba

In un'intervista al Corriere della Sera, il vicepremier grillino allontana il voto ("Pensiamo a governare") ma lancia un avvertimento a Salvini: "Sono stanco di litigare". Poi difende l'amico Di Battista: "L'unico che non prende soldi pubblici"

Di Maio avvisa Salvini: "Stufo di litigare". E poi difende Dibba

"Tornare al voto? Pensiamo solamente a governare. Con Conte e Salvini abbiamo lavorato bene, ma sono stanco di litigare. Di Battista? L'unico che non prende soldi pubblici". È così che Luigi Di Maio, in un colloquio con il Corriere della Sera, prova a rinsaldare l'asse di governo con la Lega. Senza risparmiare però alcune frecciate all'alleato di governo. "Sulla manovra parliamo la stessa lingua. Mi fa piacere. La nostra manovra dovrà dare risposte concrete agli italiani", dice il vicepremier grillino, prima di provare a "spegnere tutte le polemiche alimentate dai giornali: sono stanco di litigare e così la pensano anche tutti gli italiani che incontro ogni giorno", avverte il capo politico pentastellato. Che poi non si sottrae a una domanda sul futuro del governo Conte, sballottato da litigi e polemiche giornaliere: "Secondo me dobbiamo pensare solamente a fare una cosa: governare. Abbiamo dimostrato di saperlo fare. Parlano i fatti, tutti i provvedimenti sono stati condivisi, si è sempre lavorato con impegno e serenità".

"Il decreto sicurezza bis si farà"

Alla domanda sul possibile rimpasto a settembre, Di Maio risponde così: "io ho una lista di cose da realizzare, spero che la Lega voglia continuare a condividere con noi questo percorso. Dopo di che non è mia abitudine puntare il dito sugli altri. Penso a lavorare e a fare il mio, per dare il massimo, senza stare a giudicare gli altri". Tra i nodi da sciogliere, spicca il decreto sicurezza bis che attende di essere approvato in Senato. Salvini teme i dissidenti M5S, ma Di Maio rassicura: "I numeri ci sono. Ormai manca poco all'approvazione di questo provvedimento". E rivendica il contributo dei 5 Stelle al testo del decreto, ricordando l'emendamento per il quale "le navi non autorizzate ad entrare nelle acque italiane verranno confiscate. Con questo provvedimento finiranno anche i siparietti che mettono a rischio la vita degli esseri umani e, come è accaduto, dei nostri militari".

"Sì a flat tax, cuneo fiscale e salario minimo"

Tra gli altri provvedimenti in cantiere, Di Maio si focalizza su quelli che tagliano le tasse. "Bisogna abbassarle con la flat tax e il taglio del cuneo fiscale", mentre per il leader pentastellato il rilancio dell'economia deve passare necessariamente dal "salario minimo e tanti altri provvedimenti importanti che servono ai cittadini. L'importante - continua Di Maio - è andare direttamente alla sostanza. L'abbiamo fatto in un anno e mezzo di governo. Con Conte e Salvini abbiamo lavorato bene, andiamo avanti così".

"Di Battista? Non prende soldi pubblici"

Infine Di Maio ha parlato anche dell'amico-nemico Di Battista, che ha attaccato la Lega con un durissimo post su Facebook. Alla domanda se la cosa non gli crei imbarazzo, il capo del M5S risponde: "Guardi, quando ricevo attacchi io dai governatori leghisti me li tengo. Poi posso dirle? Le critiche se fatte bene sono sempre costruttive. Nessuno comunque ha diritto di offendere Alessandro per le cose che dice. È l’unico qui in mezzo che non prende soldi pubblici, anche quando va al mare".

Un inciso, quello finale, che rappresenta l'ennesima frecciata a Salvini che sta trascorrendo qualche giorno di vacanza in Romagna.

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