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Di Maio ora attacca. Salvini: "Ha fatto saltare tutto..."

Dopo l'incontro con il premier incaricato, Giggino ribadisce la propria linea. Ma non manca di prendersela con il leader della Lega

Di Maio ora attacca. Salvini: "Ha fatto saltare tutto..."

Dopo le consultazioni con il premier incaricato Giuseppe Conte, anche il MoVimento dice la sua. Luigi Di Maio, accompagnato dai capigruppo Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli, ha ribadito a Conte la propria linea. Così, in sala stampa, dopo aver spiegato che "consideriamo Giuseppe Conte un premier super partes", ha dettato la sua agenda politica per il nuovo governo giallorosso. "Usiamo il condizionale per questo governo perché o siamo d'accordo a realizzare i punti del nostro programma o non si va avanti", dice. L'inciucio, quindi, è in lavorazione, ma tutto non sembra quadrare. I gialli e i rossi partono già traballanti.

Oggi Luigi Di Maio non è sorridente come al solito. Forse le trattaive con il Pd non procedono alla grande. E dopo il colloquio con il premier incaricato ha ribadito che "alcuni punti sono imprescendibili o saranno in programma di governo o altrimenti si tornerà al voto". Ma non solo: il M5S vuole il taglio dei parlamentari e il Pd se ne deve fare una ragione. "Siamo anche contrari a qualsiasi forma di patrimoniale - aggiunge il leader del MoVimento -. Siamo certi che Conte saprà fare la sintesi".

Nel suo lungo discorso, Giggino non perde occasione di attaccare l'ex allegato di governo. E per la Lega, o meglio, per Matteo Salvini non ha parole di amore: "Qualcuno ha deciso di far cadere tutto sprecando una occasione storica". Ma Di Maio sembra non ricordare i ripetuti "no" alla Lega e i motivi della crisi, fatto sta che con il Pd sembra non andare meglio. Perché se da una parte Zingaretti chiede di rivedere il dl Sicurezza bis, dall'altra Di Maio dà l'ok per alcune modifiche del Colle, ma bisogna "mantenere la ratio": "Non ha alcun senso parlare di modifiche ai decreti sicurezza, vanno assolutamente tenute in considerazione le autorevoli osservazioni del capo dello Stato, ma senza volerne rivedere la ratio e le linee di principio: noi non rinneghiamo questi mesi di governo".

Le cose sembrano non mettersi proprio bene fra i gialli e i rossi. Tanto è vero che Di Maio aggiunge che "abbiamo espresso il nostro sconcerto per il surreale dibattito sugli incarichi. Era prevedibile il totoministri sui media, con nomi di fantasia, ma non troviamo sano che questo dibattito contagi anche le forze politiche". Eppure il M5S e il Pd in questi giorni stanno parlando solo di questo..

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