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Tra "manette" e Google, scoppia la bagarre in Senato

Forza Italia richiama Toninelli che armeggia con il cellulare, i 5 Stelle insorgono. E la Casellati deve intervenire

Tra "manette" e Google, scoppia la bagarre in Senato

Gesti delle manette contro fischi e urla. Al Senato va in scena la bagarre durante il voto per la sfiducia a Danilo Toninelli.

Tutto è iniziato quando il senatore di Forza Italia, Sandro Biasotti, irritato dal fatto che il ministro dei Trasporti armeggiava con lo smartphone durante l'intervento degli onorevoli, si è rivolto direttamente a lui: "Vedo che sta giocando col cellulare, la invito ad andare su Google e digitare 'Toninell'... Vedrà la parola 'gaffe' accanto al suo nome".

A quel punto dai banchi del M5S il grillino Alberto Airola è insorto urlando che cercando "Berlusconi" viene fuori il termine "bunga bunga". La presidene del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha provato a sedare gli animi sostenendo di non voler sentire in Aula certe parole. "Sono presenti nella Treccani", ha ribattuto il capogruppo M5S Stefano Patuanelli. E il il senatore di Forza Italia Francesco Giro - rivolto ai grillini - ha fatto il gesto delle manette, prendendosi anche lui un rimprovero da parte della Casellati.

"Chiedo scusa ai colleghi e alla presidente Casellati", ha detto poi l'azzurro, "Il mio è stato un gestaccio fuori luogo e inaccettabile. Ma la battuta di Airola mi ha fatto venire il sangue alla testa. Poi non è colpa mia se i 5 Stelle, dopo anni di demagogia forcaiola, stanno vivendo una loro interna tragedia giudiziaria". In precedenza la presidente era già dovuta intervenire sospendendo l'aula quando Forza Italia aveva esposto cartelli con la scritta "Toninelli lo facciamo per te".

Duro scontro anche con Andrea Marcucci (Pd): al richiamo sul tempo fatto dalla presidente, Marcucci ha risposto irritato: "Signora presidente, è da ieri che ci tortura, ci faccia parlare". Immediata e severa la replica della Casellati: "Lei protesta sempre quando gli altri sforano ma non guarda quello che fanno i suoi", ha detto, "Il suo gruppo sfora sempre. Lei fa sempre così".

Marcucci ha poi concluso il proprio intervento, ripromettendosi di "affrontare la questione in conferenza dei capigruppo".

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