Politica

Manovra, Antonio Tajani: "L'accordo non risolve i problemi della nostra economia"

Il vicepresidente di FI commenta l'accordo raggiunto sulla manovra economica fra Roma e Bruxelles

Manovra, Antonio Tajani: "L'accordo non risolve i problemi della nostra economia"

L'accordo con l'Ue sulla manovra economica è stato raggiunto e l'Italia ha scampato la procedura d'infrazione.

Ma il risultato raggiunto per il presidente del Parlamento europero e vicepresidente di FI "è stato una vera Caporetto". "Si sono fatti dettare la manovra dalla Commissione europea dopo aver dichiarato guerra all'Europa, è stata una vera Caporetto - dice Antonio Tajani a margine dell'assemblea di Confagricoltura -. Dopo uno stranuto di Juncker hanno fatto una precipitosa marcia indietro. Non volevano cedere di una virgola, hanno ceduto su tutto, anche più di quello che si doveva cedere. La manovra era fatta male, nei contenuti è sbagliata. È stato esautorato il parlamento, hanno fatto la guerra contro i voti di fiducia e ora vanno avanti solo così".

Secondo Tajani, quindi, l'accordo raggiunto fra Roma e Bruxelles non basta però a risolvere i problemi economici del nostro Paese. "Io mi auguro - continua - che questo accordo possa evitare la procedura di infrazione perché provocherebbe danni enormi all'economia. Abbiamo bruciato 300 miliardi di euro, è una manovra da riscrivere perché porta verso la recessione. Serve puntare sul lavoro e agire sul cuneo fiscale. Si poteva ottenere di più se fosse stata una manovra scritta diversamente e favore della crescita e delle imprese, non per favorire gruppi elettorali. L'accordo non è sufficiente per risolvere i problemi della nostra economia, l'obiettivo di una manovra dovrebbe essere diverso. Farsi dettare la manovra da Bruxelles, per un governo sovranista, non mi sembra un grande risultato per un governo che si definisce sovranista".

Il vicepresidente di FI definisce positiva l'evitata procedura d'infrazione, ma questo "è l'unico risultato ottenuto" dall'Italia. Tajani, quindi, si augura che l'accordo trovato eviti ufficialmente la procedura d'inferazione perché "provocherebbe danni enormi all'economia".

"Hanno sbagliato tutto - conclude - avevano detto che l'Italia sarebbe cresciuta del 2%, parole del viceministro Salvini, adesso hanno fatto una precipitosa marcia indietro su tutto".

Commenti