Economia

La Manovra arriva in Parlamento con 2 miliardi di "microtasse"

L'impatto delle nuove tasse sarà di 2 miliardi per il 2020, e di 4 miliardi per il 2021

La Manovra arriva in Parlamento con 2 miliardi di "microtasse"

Una vera e propria "stangata" per i contribuenti italiani. Negli articoli che compongono la manovra di bilancio 2020 l'impatto delle nuove microtasse sul portafogli degli italiani si farà sentire, incidendo per 2 miliardi di euro nel 2020 e per 4 miliardi nel 2021.

La legge è oramai chiusa, con il bollino della Ragioneria generale dello Stato sul documento che, da lunedì, approderà in Senato per l'esame parlamentare; poi, entro il 31 di dicembre, dovrà essere convertito in legge per entrare in vigore a partire dal primo gennaio 2020. Complessivamente la manovra è da circa 30 miliardi di euro, di cui 16 coperti attraverso l'aumento del deficit del nostro Pil, e gli altri 14 attraverso tagli alla spesa della Pa, nuove entrate dalla lotta all'evasione (previsti 7 miliardi) e, soprattutto, dall'aumento della tassazione.

Una notizia che di certo non farà piacere agli italiani. Si tratterà, difatti, di 2 miliari di euro in meno per i bilanci delle famiglie italiane per l'anno prossimo, che raddoppieranno nel 2021. A guidare la classifica delle nuove tasse che "alleggeriranno" di più il nostro portafogli c'è la plastic tax, che da sola vale 1 miliardo di euro per l'anno prossimo e 2,2 miliardi nell'anno successivo.

Al secondo posto si posiziona la tassa sui veicoli aziendali, che potrebbe avere effetti negativi anche sul settore automobilistico in un momento in cui la Fiat tenta la scalata al podio dei colossi mondiali del settore. Questa microtassa, che non riguarderà veicoli ibridi ed elettrici, inciderà per 322 milioni di euro nel 2020, che saliranno sino a 378 milioni nel 2022.

Poi segue la cosiddetta sugar tax per cui sono previsti 233 milioni di nuove entrate per lo Stato (che significa esborso da parte dei contribuenti) nel 2020, e 262 milioni nel 2021. Chiude la "drum" tax, che inciderà sulle tasche dei fumatori per 31 milioni di euro l'anno. Posto a parte merita la stretta sulle agevolazioni fiscali sui pagamenti che riguarderà solo quelli digitali e che, indirettamente, significherà un costo per gli italiani da 868 milioni di euro.

Sempre sul tema tasse arriva la buona notizia della conferma della Flat tax al 15% per le partite Iva che fatturano fino a 65 mila euro. La manovra introduce, però, dei paletti che consentiranno un risparmio per lo Stato di 894 milioni nel 2021 e di 568 milioni nel 2022. Viene previsto,difatti, il divieto di cumulo per chi ha altri redditi da lavoro dipendente o assimilati superiori a 30mila euro. Cancellata, invece, la progressione della Flat tax dal 15 al 20% per i redditi prodotti con un importo compreso da 65mila a 100 mila euro. Con questa modifica le casse dello Stato risparmieranno solo 154 milioni l'anno prossimo, ma ben 2,5 miliardi di euro nel 2021 e 1,5 miliardi nel 2022, anno in cui la norma sarebbe entrata pienamente a regime.

Sul piano della sanità, prevista l'abolizione del superticket sanitario che costa circa 185 milioni di euro per lo Stato, "fatta salva la possibilità per le Regioni di introdurre in sostituzione misure alternative con effetto finanziario equivalente anche in ambiti diversi". Dal 2021 il costo a carico del bilancio statale sarà, invece, di mezzo miliardo.

Per quanto riguarda gli investimenti sul sociale di certo non saranno soddisfatti i "vecchietti"; secondo la Cgil, per i 2,8 milioni di pensionati coinvolti dall'aumento sulle, considerando i processi di rivalutazione all'inflazione, arriveranno 3 euro lordi in più all'anno.

Meglio l'intervento in favore delle famiglie, con il nuovo bonus bebè che dovrebbe andare a circa 440mila nuovi nati del 2020, anche se complessivamente per un terzo dei beneficiari l'assegno sarà di circa 160 euro al mese ma per le famiglie con Isee sotto i 7mila euro.

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